Scambio elettorale e estorsione: sei arresti tra Bari e Foggia, indagato il sindaco di Modugno

Franco Fogli

Novembre 5, 2025

Un’inchiesta condotta dalla Procura di Bari ha portato all’arresto di sei persone tra Bari e Foggia, coinvolte in un presunto giro di scambio elettorale politico mafioso. Le misure cautelari sono state eseguite dai finanzieri nella mattinata del 5 novembre 2025. Gli indagati sono accusati di reati gravi, tra cui estorsione e detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo.

Dettagli dell’operazione

L’operazione è il risultato di indagini approfondite coordinate dalla Procura di Bari e condotte dal Gico del Nucleo Pef Bari, in collaborazione con il Servizio centrale investigazione criminalità organizzata. Gli inquirenti hanno scoperto un accordo tra esponenti del clan Parisi, una delle organizzazioni mafiose più attive nella zona, e alcuni candidati alle elezioni amministrative del giugno 2020 nel Comune di Modugno, in provincia di Bari.

Il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, risulta tra gli indagati. Secondo le informazioni emerse, ci sarebbero stati diversi episodi di estorsione perpetrati da un imprenditore di Foggia ai danni di agricoltori locali. Questo imprenditore avrebbe sfruttato i legami con il clan per ottenere vantaggi economici.

Il ruolo dei candidati nelle elezioni

L’inchiesta ha rivelato che un candidato eletto al Consiglio comunale nel 2020 avrebbe “acquistato” voti dai membri del clan Parisi in cambio di denaro e di promesse di soddisfare le richieste del gruppo mafioso. Inoltre, il candidato avrebbe agito come intermediario durante il ballottaggio, garantendo voti al candidato sindaco, anch’esso attualmente indagato ma non colpito da misure cautelari.

Il candidato consigliere comunale, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe avuto come obiettivo primario quello di accelerare la propria carriera politica, a qualunque costo. Questo comportamento evidenzia non solo la corruzione all’interno del sistema politico locale, ma anche la pervasività della criminalità organizzata nella gestione delle elezioni.

Implicazioni e reazioni

L’operazione ha suscitato un ampio dibattito sulla necessità di riformare il sistema elettorale e di implementare misure più severe contro la corruzione e l’influenza della mafia nella politica. Le autorità locali e nazionali sono chiamate a rispondere a questa situazione allarmante, che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Le indagini proseguono, mentre la Procura di Bari continua a raccogliere prove e testimonianze per far luce su questo caso di corruzione politica e sui legami tra criminalità organizzata e politica. La situazione rimane sotto stretto monitoraggio, con la speranza di un ripristino della legalità e della trasparenza nelle elezioni future.

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