Richiesta di arresto per Cuffaro: coinvolto un carabiniere informatore

Franco Fogli

Novembre 5, 2025

Il tenente colonnello Stefano Palminteri, attualmente indagato dalla Procura di Palermo, è al centro di un’inchiesta riguardante presunti appalti pilotati nel settore sanitario. Secondo le autorità, Palminteri avrebbe divulgato informazioni riservate, compromettendo l’integrità delle indagini in corso. La situazione si complica ulteriormente per l’ex Governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, per il quale i pubblici ministeri hanno richiesto misure cautelari.

Il contesto dell’inchiesta

Il 5 novembre 2025, i magistrati di Palermo hanno ampliato l’elenco degli indagati, che ora comprende 18 persone coinvolte in un’inchiesta su presunti illeciti legati agli appalti nella Sanità. Tra i nomi di spicco vi è quello di Totò Cuffaro, ex Governatore della Sicilia, per il quale è stata avanzata la richiesta di arresti domiciliari. Le indagini hanno rivelato che un carabiniere, identificato come il tenente colonnello Stefano Palminteri, avrebbe svolto il ruolo di informatori per Cuffaro, rivelando dettagli riservati riguardanti le indagini in corso.

Palminteri, che prestava servizio presso la Legione Carabinieri in qualità di capo sezione operazioni e informazioni, è stato recentemente trasferito ad un altro incarico. Gli inquirenti lo accusano di rivelazione di segreto d’ufficio, un reato che potrebbe avere conseguenze significative sia per lui che per i soggetti coinvolti nell’inchiesta. La sua posizione si complica ulteriormente a causa delle accuse di aver avvisato Cuffaro e altri indagati riguardo l’esistenza delle indagini, compromettendo così il lavoro della Procura.

Le accuse contro Palminteri

La Procura di Palermo ha formalmente richiesto gli arresti domiciliari per il tenente colonnello Palminteri, evidenziando come la sua condotta sia stata in violazione dei doveri di servizio. Secondo i magistrati, Palminteri avrebbe allertato Cuffaro e il deputato regionale della DC, Pace, riguardo l’esistenza di indagini che potenzialmente li coinvolgevano. Questo comportamento ha suscitato preoccupazioni significative tra le autorità, che ora si trovano a dover gestire non solo l’inchiesta sugli appalti, ma anche le conseguenze legali per chi ha violato il segreto istruttorio.

Le dichiarazioni degli inquirenti sottolineano l’importanza di mantenere la riservatezza durante le indagini, specialmente in casi di tale rilevanza. La rivelazione di informazioni riservate può compromettere non solo l’integrità delle indagini stesse, ma anche la fiducia del pubblico nelle istituzioni. La situazione di Palminteri evidenzia le sfide che le forze dell’ordine affrontano nel mantenere la segretezza necessaria per il corretto svolgimento delle indagini.

Le implicazioni per Cuffaro e altri indagati

L’inchiesta sugli appalti pilotati nella Sanità siciliana ha già attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, e l’aggiunta di nuovi indagati come Palminteri non fa altro che aumentare l’interesse intorno alla vicenda. L’ex Governatore Totò Cuffaro, già noto per le sue precedenti controversie legali, si trova nuovamente al centro di un’inchiesta che potrebbe avere ripercussioni significative sulla sua carriera e reputazione.

La richiesta di arresti domiciliari per Cuffaro, un passo significativo da parte della Procura, indica la serietà delle accuse e il potenziale impatto che queste potrebbero avere sulla sua vita e sulla sua carriera politica. Con l’inchiesta che continua a svilupparsi, il futuro di Cuffaro e degli altri indagati rimane incerto, mentre le autorità cercano di fare chiarezza su una situazione complessa e delicata.

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