Giornalismo toscano in lutto per la scomparsa di Piero Ceccatelli, deceduto all’età di 65 anni. La notizia è stata diffusa il 5 novembre 2025, alle 15.48, e ha colpito profondamente il mondo della stampa locale. L’Associazione Stampa Toscana, guidata dal presidente Sandro Bennucci, ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia, sottolineando il coraggio con cui Ceccatelli ha affrontato la malattia, senza mai fermarsi nella sua attività professionale. La sua passione per la scrittura si è manifestata fin dalla giovane età, permettendogli di raccontare con vivacità la storia di Prato e dei suoi abitanti.
Carriera giornalistica
Piero Ceccatelli ha iniziato la sua carriera nel giornalismo a soli 15 anni, quando si è unito alla neonata Radio Prato, realizzando così il sogno che lo accompagnava fin da bambino. Durante gli anni del liceo, ha collaborato come corrispondente con “Il Tirreno” e ha scritto per “Il Guerin Sportivo“. Parallelamente agli studi in giurisprudenza, ha intrapreso un’intensa attività da freelance per diverse testate, tra cui Ansa, “Gazzetta dello Sport“, Rai 3 Toscana e “Progress“. Ha anche diretto i periodici “Prato Sport” e “La Provincia“. Dal 1981 al 1992, ha ricoperto il ruolo di redattore e responsabile dei servizi sportivi di Tv Prato, dove ha lanciato il settimanale “Il gioco è fatto“.
L’ingresso in “Il Tirreno” e “La Nazione”
Nel 1989, Piero Ceccatelli è stato assunto da “Il Tirreno“, entrando a far parte della redazione di Prato. Qui ha ricoperto la carica di vicecapo redattore e, nel 1995, è stato chiamato a dirigere la redazione pratese de “La Nazione“, incarico che ha mantenuto per 14 anni, con una breve parentesi a Pistoia. Successivamente, è diventato caporedattore centrale del giornale e ha guidato la redazione di Lucca, contribuendo anche alla sezione online. Tra le sue opere, spicca il libro “Prato Le 100 meraviglie + 1“, che testimonia il suo attaccamento alla città e alla sua cultura.
Impegno sociale e sindacale
Oltre alla carriera giornalistica, Piero Ceccatelli ha dedicato parte del suo tempo all’impegno sindacale e civile. È stato membro del Comitato di Redazione (Cdr) e ha attivamente partecipato a iniziative per la riabilitazione dei detenuti, dimostrando un forte senso di responsabilità sociale. Nonostante le difficoltà legate alla malattia, ha continuato a offrire il suo contributo in questo ambito, rimanendo in prima linea nel supporto a chi ne aveva bisogno. Il presidente dell’Assostampa, Sandro Bennucci, ha ricordato Ceccatelli con affetto, affermando: “Ciao Piero. Non dimenticheremo quello che sei stato”.
