Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente smentito l’esistenza di un presunto “piano di pace in 12 punti” per porre fine al conflitto con la Russia. Durante una conferenza stampa tenutasi il 4 novembre 2025, Zelensky ha chiarito che, sebbene ci siano state varie riflessioni e proposte europee per una risoluzione pacifica, non ha mai visto un piano concreto. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa Ukrinform.
Zelensky ha sottolineato l’assurdità di considerare la Russia come parte attiva nelle trattative, affermando che attualmente nessun leader europeo o il presidente degli Stati Uniti sono in grado di costringere Mosca a partecipare ai negoziati. “Le consultazioni sono in corso, ma non c’è un piano chiaro sul tavolo”, ha dichiarato il presidente ucraino.
Il colloquio tra Zelensky e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha evidenziato i progressi dell’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’Unione Europea. Zelensky ha annunciato che oggi sarà pubblicata la relazione annuale del Pacchetto Allargamento 2025, e ha espresso ottimismo riguardo a un esito positivo per l’Ucraina.
In aggiunta, il presidente ha discusso il sostegno energetico, rivelando che von der Leyen ha parlato di coordinamento con diverse istituzioni e Paesi, nonché di fondi destinati a rafforzare il settore energetico ucraino. “I contributi potrebbero essere molto significativi”, ha affermato Zelensky, confermando che i team inizieranno a lavorare per attuare gli accordi già questa settimana.
Possibile incontro tra i leader al G20 in Sudafrica
Il presidente finlandese Alexander Stubb ha avanzato l’ipotesi di un incontro tra Zelensky, il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente statunitense Donald Trump durante il vertice del G20, che si svolgerà a Johannesburg, in Sudafrica, il 22 e 23 novembre 2025. Nonostante il Cremlino avesse inizialmente comunicato che Putin non avrebbe partecipato all’evento, Stubb ha suggerito che ci possano essere sviluppi nei prossimi giorni.
In una conferenza stampa a Helsinki, Stubb ha rivelato di aver discusso della situazione con i leader di Kazakistan e Uzbekistan, che incontreranno Trump il 6 novembre e si recheranno a Mosca la settimana successiva. Secondo Stubb, i Paesi dell’Asia centrale potrebbero fungere da intermediari tra la Casa Bianca e il Cremlino, favorendo un dialogo necessario per porre fine al conflitto.
“Se le cose andranno come previsto nelle prossime due o tre settimane, il vertice del G20 potrebbe rappresentare un’occasione per un incontro tra Putin e Zelensky“, ha affermato Stubb, sottolineando l’importanza di continuare gli sforzi diplomatici per risolvere la crisi in Ucraina.
Questa situazione si evolve rapidamente, mentre i leader mondiali si preparano a discutere questioni cruciali in un contesto geopolitico sempre più complesso.
