Il 4 novembre 2025, si è svolta a Milano un’udienza cruciale in merito al caso che coinvolge l’influencer Chiara Ferragni, accusata di truffa aggravata. Durante questo incontro, il giudice Ilio Mannucci Pacini ha esaminato la possibilità di ammettere l’associazione Casa del Consumatore come parte civile nel processo. La decisione finale su questo punto sarà presa nella prossima udienza, fissata per il 25 novembre 2025.
L’udienza ha rappresentato un momento significativo, in quanto per la prima volta Chiara Ferragni è apparsa in aula in relazione alle accuse che la vedono coinvolta nella gestione delle campagne benefiche Pandoro Pink Christmas e Uova di Pasqua. L’influencer, assistita dai legali Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, ha seguito attentamente la discussione. L’associazione Casa del Consumatore, rappresentata dall’avvocato Aniello Chianese, aveva precedentemente rifiutato una proposta di risarcimento di 5.000 euro, ritenuta inadeguata rispetto ai presunti profitti di 2,7 milioni di euro ottenuti da Ferragni attraverso le campagne in questione.
Il caso legale di Chiara Ferragni
Chiara Ferragni deve rispondere di truffa aggravata per l’uso di mezzi informatici in relazione alle sue operazioni commerciali legate al Pandoro Balocco Pink Christmas durante il Natale 2022 e alle Uova di Pasqua Chiara Ferragni per le festività pasquali del 2021 e 2022. Oltre a Ferragni, sono coinvolti nel processo anche Fabio Maria Damato, ex collaboratore, e Francesco Cannillo, presidente del Cda di Cerealitalia.
Secondo la procura, Ferragni avrebbe ingannato i consumatori, ottenendo un profitto ingiusto di circa 2,2 milioni di euro, oltre a vantaggi non quantificabili legati all’immagine pubblicitaria. In particolare, l’operazione Balocco avrebbe indotto in errore un numero imprecisato di acquirenti, convinti che l’acquisto del prodotto Pink, venduto a un prezzo maggiorato di 9,37 euro rispetto ai 3,68 euro del prodotto tradizionale, avrebbe contribuito a una raccolta fondi per l’ospedale Regina Margherita di Torino.
Tuttavia, l’accordo tra le società di Ferragni e Balocco si sarebbe rivelato differente. Le aziende di Ferragni avrebbero incassato oltre un milione di euro per promuovere l’iniziativa benefica, mentre Balocco aveva destinato solo 50.000 euro all’ospedale, senza alcuna correlazione con le vendite. Questo presunto “errore di comunicazione” è stato evidenziato anche nel secondo caso contestato, senza che Ferragni rilasciasse dichiarazioni alla stampa prima di entrare in aula, dove il processo si svolge a porte chiuse.
Le parole di Chiara Ferragni
Al termine dell’udienza, Chiara Ferragni ha rilasciato una breve dichiarazione ai giornalisti, esprimendo gratitudine per la presenza dei media e riconoscendo che si tratta di un periodo difficile della sua vita. “È una fase sicuramente difficile della mia vita e penso mi capirete se non mi sento di fare ulteriori dichiarazioni, però grazie di essere qua e andiamo avanti”, ha dichiarato l’influencer. Questo commento sottolinea la pressione mediatica e pubblica che Ferragni sta affrontando in questo momento delicato.
