Il 4 novembre 2025, Federico Eichberg, capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha espresso la necessità di un’armonizzazione legislativa all’interno dell’Unione Europea, in particolare in relazione al Digital Networks Act (DNA). Durante una tavola rotonda organizzata da Adnkronos e Open Gate Italia presso il Palazzo dell’Informazione a Roma, Eichberg ha sottolineato l’importanza di stabilire procedure e tempi certi per attrarre investimenti nelle infrastrutture digitali.
Il digital networks act e l’armonizzazione legislativa
Eichberg ha affermato che il DNA rappresenta un’opportunità cruciale per gli Stati membri dell’Unione Europea di uniformare le leggi relative alle infrastrutture digitali. Questo processo di armonizzazione è fondamentale per garantire che gli investitori possano operare con sicurezza, conoscendo le regole e i tempi di assegnazione delle frequenze. Secondo Eichberg, è essenziale che ogni Stato membro possa prendere decisioni informate basate sulla conoscenza dei propri mercati, condividendo queste scelte con gli operatori del settore.
L’importanza di un quadro normativo chiaro è evidente, poiché le incertezze legate alle legislazioni nazionali possono ostacolare gli investimenti. Eichberg ha messo in evidenza come l’armonizzazione possa facilitare non solo gli investimenti nelle infrastrutture, ma anche quelli nei servizi, che operano a livello transfrontaliero. La creazione di un ambiente normativo stabile è quindi vista come un fattore chiave per attrarre capitali e promuovere la crescita economica.
Le implicazioni per l’ambiente e la sicurezza
Durante il suo intervento, Eichberg ha anche menzionato che il DNA dovrà considerare e armonizzare le normative già esistenti in materia di responsabilità ambientale ed energetica, come l’AI Act riguardante l’intelligenza artificiale e le normative sulla sicurezza informatica, in particolare la direttiva NIS2. L’integrazione di queste normative nel DNA è vista come un passo necessario per garantire una crescita sostenibile e responsabile nel settore digitale.
La necessità di un approccio integrato è fondamentale, poiché le sfide ambientali e di sicurezza sono sempre più interconnesse con lo sviluppo delle infrastrutture digitali. Eichberg ha concluso il suo intervento sottolineando che il DNA deve rappresentare un’opportunità per garantire certezze agli investitori, creando un contesto favorevole per lo sviluppo delle reti e dei servizi digitali.
La tavola rotonda ha messo in luce le sfide e le opportunità legate all’implementazione del DNA, evidenziando la necessità di un dialogo costante tra i vari attori coinvolti, inclusi i governi, gli operatori del settore e gli investitori. La strada verso un’armonizzazione efficace non è semplice, ma è considerata essenziale per il futuro del mercato digitale europeo.
