Il 4 novembre 2025 segna una data cruciale per la **democrazia** americana, con **elezioni** e **referendum** che si svolgono in diverse località degli **Stati Uniti**. Gli occhi sono puntati in particolare su **New York**, dove il giovane **socialista** democratico **Zohran Mamdani** potrebbe diventare il primo **sindaco** musulmano della città . Tuttavia, il voto si estende anche a stati importanti come la **California**, il **New Jersey**, la **Virginia** e il **Maine**, rendendo questa giornata un vero e proprio **banco di prova** per le forze politiche.
California: referendum cruciale
In **California**, il **referendum** di oggi potrebbe avere un impatto significativo sulle **elezioni** future. La **Proposition 50** consente agli elettori di autorizzare l’**Assemblea legislativa** a ridisegnare i distretti elettorali, una manovra strategica per aiutare i **democratici** a conquistare almeno cinque **seggi** attualmente in mano ai **repubblicani**. Questa iniziativa è una risposta diretta del **governatore** **Gavin Newsom** alle manovre repubblicane, che hanno cercato di ridisegnare i distretti a loro favore. Nonostante le accuse di abuso di potere da parte dell’opposizione, sostenitori di spicco come **Barack Obama** e **Alexandria Ocasio-Cortez** hanno espresso il loro supporto alla misura, evidenziando la sua rilevanza a livello nazionale.
New Jersey: una corsa serrata
Nel **New Jersey**, la competizione elettorale si preannuncia incerta. Con 850.000 **elettori** democratici in più rispetto ai repubblicani e un solo governatore repubblicano negli ultimi 23 anni, la situazione è in evoluzione. **Mikie Sherrill**, deputata democratica, ha visto il suo vantaggio ridursi notevolmente rispetto al repubblicano **Jack Ciattarelli**, con i **sondaggi** che la danno avanti di un solo punto. Questo scenario ha riacceso le speranze dei repubblicani, che puntano a ottenere una vittoria significativa in uno stato tradizionalmente democratico, dove **Donald Trump** ha ottenuto risultati migliori del previsto nelle ultime **elezioni**.
Virginia: il duello tra candidate
In **Virginia**, **Abigail Spanberger**, ex deputata, si trova in una posizione di vantaggio contro la vice **governatrice** **Winsome Earle-Sears**, che aspira a succedere all’attuale governatore repubblicano **Glenn Youngkin**. La campagna di Spanberger si concentra sulla critica alla **politica economica** e al **costo della vita**, elementi cruciali per gli elettori, in particolare per i **dipendenti federali** colpiti dai tagli dell’amministrazione Trump. Durante un comizio a **Charlottesville**, la candidata democratica ha sottolineato l’importanza di avere un **governatore** che combatta contro le difficoltà economiche che affliggono la **Virginia**.
Maine: referendum sul voto per corrispondenza
In **Maine**, gli elettori sono chiamati a esprimersi su un **referendum** che mette alla prova la campagna di **Donald Trump** contro il **voto per corrispondenza**. Un gruppo conservatore, **Dinner Party**, ha presentato una misura che limita il **voto per corrispondenza** e richiede un documento di identità con foto per poter votare. Questo **referendum** è particolarmente significativo in uno stato dove nel 2024 ben 160.000 **democratici** hanno votato per corrispondenza, contro i 105.000 **repubblicani**. I democratici del **Maine** si oppongono alla misura, mentre i repubblicani la sostengono, rendendo il voto di oggi un indicatore importante delle tendenze politiche future.
 