Il 4 novembre 2025, durante gli Stati Generali della Cultura organizzati dal Sole 24 Ore, Diana Bracco, presidente e Ceo del Gruppo Bracco, ha sottolineato l’importanza del supporto privato per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. La Bracco ha dichiarato che il sostegno al patrimonio storico-artistico non è solo un dovere etico e sociale, ma rappresenta anche un fattore cruciale per l’economia nazionale. Secondo la presidente, è fondamentale integrare la cultura con il settore turistico, poiché ciò può generare significativi benefici per le comunità locali e per l’occupazione.
Il ruolo delle imprese nella cultura
Diana Bracco ha evidenziato che le aziende e le fondazioni devono essere considerate partner strategici dello Stato nella promozione della cultura. “Il matrimonio tra imprese e cultura si deve realizzare”, ha affermato Bracco, esortando i colleghi di Confindustria a destinare risorse alle iniziative culturali. Ha sottolineato che, in un contesto in cui le risorse pubbliche sono limitate, il coinvolgimento del settore privato diventa imprescindibile per garantire la sostenibilità e la crescita del patrimonio artistico.
La filosofia della Fondazione Bracco si basa sulla creazione di sinergie tra pubblico e privato, realizzando progetti condivisi. Questo approccio ha permesso di instaurare collaborazioni durature con importanti istituzioni culturali, come il Teatro alla Scala e la National Gallery of Art di Washington. Bracco ha chiarito che le aziende non devono essere viste come semplici fonti di finanziamento, ma come partner attivi nella realizzazione di progetti culturali. “È necessario fornire loro certezze sui tempi di realizzazione”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di stabilire relazioni solide e affidabili.
Incentivi fiscali e Art Bonus
Un altro punto cruciale toccato da Diana Bracco è stato l’Art Bonus, un provvedimento che offre agevolazioni fiscali per chi investe nella cultura. La presidente ha definito questa misura come “fondamentale” e ha proposto di estenderla anche ai beni culturali di proprietà privata che possono essere resi accessibili al pubblico. Ha citato esempi come le Case Museo e la Rete dei Musei d’impresa, sottolineando il ruolo delle associazioni come il FAI nel fornire un servizio pubblico.
Bracco ha anche messo in evidenza l’importanza della recente legge sull’Iva delle opere d’arte, approvata dal Parlamento italiano, come un altro passo significativo per sostenere il settore culturale. Questi incentivi fiscali sono essenziali per incoraggiare il sostegno privato e per garantire che la cultura possa prosperare in un contesto economico difficile.
Educazione e accesso alla cultura
La presidente del Gruppo Bracco ha condiviso la sua personale esperienza, affermando di aver respirato cultura fin dalla giovane età , grazie alla sua famiglia. Bracco ha ribadito l’importanza di offrire a tutti l’opportunità di conoscere e apprezzare la cultura, specialmente alle nuove generazioni. Ha suggerito che l’insegnamento della Storia dell’arte nelle scuole dovrebbe essere valorizzato, poiché la bellezza ha il potere di trasformare la vita.
“Il gusto si educa e si affina”, ha dichiarato, citando Henry Miller, il quale affermava che “l’arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita”. Questo richiamo all’importanza dell’educazione culturale sottolinea la necessità di fornire strumenti ai giovani per comprendere e amare l’arte.
La diplomazia culturale e l’internazionalizzazione
Infine, Diana Bracco ha parlato della diplomazia culturale, evidenziando come il Gruppo Bracco, attivo in 100 Paesi, utilizzi la cultura italiana come strumento di internazionalizzazione. Ha citato con orgoglio la partecipazione dei giovani musicisti e ballerini dell’Accademia della Scala a eventi di rilevanza internazionale, come l’Expo di Dubai e quello di Osaka. Bracco ha concluso affermando che la cultura deve unire le persone e non essere strumentalizzata per fini politici. Penalizzare artisti per le azioni dei governi è, secondo lei, un errore.
