Caso Lola: la donna condannata all’ergastolo rinuncia al ricorso legale

Lorenzo Di Bari

Novembre 4, 2025

Dahbia Benkired, 27 anni, è stata condannata all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale il 24 ottobre 2025, dopo un processo di sei giorni presso la Corte d’Assise di Parigi. La donna è accusata di aver commesso un crimine atroce, che ha visto la vittima, la dodicenne Lola Daviet, essere stuprata, torturata e uccisa. Dopo dieci giorni a disposizione per presentare un eventuale ricorso, gli avvocati di Benkired hanno confermato che la loro assistita ha scelto di non impugnare la sentenza, rendendo così la condanna definitiva.

Dettagli del processo e della condanna

Il processo che ha portato alla condanna di Dahbia Benkired si è svolto in un clima di grande attenzione mediatica e pubblica, data la gravità del crimine. Durante le udienze, sono emersi dettagli strazianti riguardanti le circostanze dell’omicidio di Lola, che hanno colpito l’opinione pubblica e sollevato un’ondata di indignazione. La Corte d’Assise, composta da giudici e giurati, ha ascoltato testimonianze e prove, culminando in una decisione che ha sancito la responsabilità penale di Benkired.

L’avvocato di Delphine Daviet, madre della vittima, Clotilde Lepetit, ha espresso sollievo per la decisione della corte, sottolineando l’importanza di garantire giustizia per la giovane Lola. “È stata la decisione giusta per garantire il miglior futuro possibile”, ha dichiarato Lepetit, evidenziando come la giustizia sia stata finalmente raggiunta dopo un lungo e doloroso processo.

La scelta di non presentare ricorso

Nonostante avesse la possibilità di farlo, Dahbia Benkired ha deciso di non presentare ricorso contro la sua condanna all’ergastolo. Gli avvocati della donna, Alexandre Valois e Lucile Bertier, hanno spiegato che la decisione è stata presa per motivi personali e che era stata comunicata solo dopo la scadenza per il ricorso. “La nostra assistita ha deciso di non presentare ricorso per motivi personali. La sua decisione è stata presa tempo fa, ma non potevamo divulgarla perché aveva il diritto di cambiare idea fino all’ultimo momento”, hanno affermato.

Questa scelta ha suscitato diverse reazioni tra il pubblico e i media, con alcuni che hanno interpretato la decisione come un riconoscimento della gravità delle accuse e della condanna. La condanna di Benkired rappresenta anche un forte messaggio contro la violenza di genere e i crimini atroci, sottolineando l’importanza di una giustizia efficace e tempestiva.

Impatto sulla comunità e sulla società

Il caso di Dahbia Benkired ha avuto un impatto significativo sulla comunità e sulla società francese, accendendo un dibattito su temi delicati come la sicurezza delle donne e i diritti delle vittime. La brutalità del crimine ha sollevato interrogativi su come prevenire simili tragedie in futuro e su quali misure adottare per garantire la protezione delle persone più vulnerabili.

In seguito alla sentenza, molte associazioni e gruppi di attivisti hanno chiesto un aumento delle risorse per la prevenzione della violenza di genere e per il supporto alle vittime. La storia di Lola Daviet è diventata un simbolo della lotta contro la violenza e ha spinto molte persone a mobilitarsi per chiedere cambiamenti legislativi e sociali.

La condanna di Dahbia Benkired, quindi, non rappresenta solo un atto di giustizia per una vita spezzata, ma anche un’opportunità per riflettere e agire su questioni fondamentali riguardanti la sicurezza e i diritti umani in Francia e oltre.

×