La richiesta di un tributo in onore del centenario della nascita del noto scrittore siciliano ha preso forma questa mattina. Durante una diretta con ‘UnoMattina News’, Vincenzo Mollica ha lanciato un’idea suggestiva: intitolare il mare di fronte a Porto Empedocle ad Andrea Camilleri, proponendo di chiamarlo Mar di Camilleri. Secondo Mollica, questo mare racchiude l’essenza delle opere dell’autore, in particolare quelle legate al celebre commissario Montalbano.
L’eco dell’invito di Mollica
L’invito di Mollica ha trovato eco tra i presenti in studio, con i conduttori Maria Soave e Tiberio Timperi che hanno espresso il loro supporto. Anche il giornalista Bruno Luverà , coautore insieme a Mollica del libro ‘Amo le triglie di scoglio’, dedicato alla figura di Camilleri, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa. La proposta si inserisce in una serie di eventi celebrativi che si stanno svolgendo per commemorare il centenario della nascita di questo illustre scrittore, nato il 6 settembre 1920 a Porto Empedocle.
Il lascito di Camilleri
Camilleri, scomparso nel 2019, ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura italiana, con le sue opere che continuano a ispirare lettori di tutte le età . La sua capacità di raccontare storie ricche di umanità e di ambientarle nella sua terra natale ha reso i suoi libri dei veri e propri classici. L’idea di dedicare il mare a lui rappresenterebbe non solo un omaggio al suo genio creativo, ma anche un modo per mantenere viva la memoria di un autore che ha saputo catturare l’anima della Sicilia e dei suoi abitanti.
Un simbolo di riconoscimento
La proposta di Mollica, sostenuta da figure di spicco del panorama culturale e giornalistico, potrebbe diventare un simbolo di riconoscimento per l’opera di Camilleri e un richiamo per turisti e appassionati di letteratura, rendendo il Mar di Camilleri un luogo di pellegrinaggio per chi desidera immergersi nell’universo narrativo dell’autore. La comunità locale e le istituzioni potrebbero ora valutare la fattibilità di questa iniziativa, che rappresenterebbe un importante passo verso la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.