Il paziente, reduce da un grave incidente, ha già fatto ritorno alla propria abitazione. Si tratta di un uomo che, circa due settimane fa, è stato colpito violentemente al volto da un corno di capra, un evento che ha comportato conseguenze serie, tra cui la perforazione del bulbo oculare e lo sfondamento della base cranica. L’incidente ha richiesto un intervento immediato presso il Policlinico Universitario di Messina, dove il personale medico ha messo in campo un’azione multidisciplinare per affrontare le gravi lesioni subite.
Intervento chirurgico al Policlinico di Messina
Il 20 ottobre 2025, l’uomo è stato ricoverato al Policlinico di Messina, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico complesso. I dottori Nino Germanò e Giovanni Raffa hanno gestito la parte neurochirurgica, mentre Alessandro Meduri e Felicia Ferreri si sono occupati della lesione oculare. Il primo passo è stato un intervento neurochirurgico volto a riparare la base cranica e a ricostruire le membrane protettive del cervello. Questa fase è stata cruciale per prevenire ulteriori complicazioni.
Successivamente, la situazione dell’occhio ha richiesto un intervento più articolato. Nella fase acuta, il team medico ha dovuto ricucire il bulbo perforato, ma a distanza di una settimana si è reso necessario un secondo intervento per affrontare la lacerazione della retina. Questo secondo intervento ha avuto una durata di otto ore e ha richiesto una vitrectomia, durante la quale la retina è stata riattaccata e un olio di silicone è stato iniettato nel bulbo oculare per stabilizzare la situazione.
Risultati e recupero del paziente
Grazie all’accuratezza e alla professionalità del team medico, il 3 novembre 2025, il paziente ha ricevuto notizie positive durante il controllo post-operatorio. La base cranica è stata riparata con successo e la retina si è posizionata correttamente, consentendo al paziente di recuperare la vista. Questo esito positivo è stato accolto con grande soddisfazione dal personale del Policlinico, che ha dimostrato come un intervento tempestivo e coordinato possa fare la differenza in situazioni critiche.
Il direttore generale dell’ospedale, Giorgio Giulio Santonocito, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza della collaborazione tra le diverse unità operative. Ha evidenziato come eventi traumatici come questo rappresentino un chiaro esempio del valore delle aziende ospedaliere universitarie nella comunità . La presenza di diverse specialità mediche consente di fornire trattamenti che possono salvare vite umane. Santonocito ha espresso un plauso ai professionisti coinvolti e ha augurato una pronta guarigione al giovane paziente, riconoscendo l’impegno costante del personale sanitario.
Il caso ha messo in luce non solo le capacità tecniche del personale medico, ma anche l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione di traumi complessi. Il Policlinico di Messina si conferma un punto di riferimento per la salute della comunità , dimostrando come la sinergia tra diverse competenze possa portare a risultati eccellenti.
 