L’eurodeputato Sandro Gozi ha lanciato un chiaro avvertimento riguardo alle prospettive di allargamento dell’Unione Europea, sottolineando che senza significative riforme, l’ingresso di nuovi membri sarà irrealizzabile. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, insieme ad alcuni leader di Stato, non sta mostrando la necessaria determinazione per adattare le istituzioni europee a un’eventuale espansione, il che, secondo Gozi, equivale a “mentire” all’Ucraina e ai suoi cittadini, che stanno lottando contro l’invasione russa con la speranza di poter entrare nell’Unione.
La necessità di riforme per l’allargamento
Gozi, eurodeputato di Renew Europe e relatore per le conseguenze istituzionali dell’allargamento, ha espresso le sue preoccupazioni all’agenzia di stampa Adnkronos, in vista della relazione annuale sull’allargamento dell’Ue prevista per il 3 dicembre 2025. Ha affermato che l’attuale funzionamento dell’Unione, già complesso con 27 Stati membri, verrebbe ulteriormente compromesso da un ulteriore allargamento senza un adeguato aggiornamento delle regole di funzionamento. “Se non ci sono riforme, von der Leyen e i leader del Consiglio Europeo stanno mentendo all’Ucraina”, ha dichiarato Gozi, evidenziando l’urgenza di affrontare il tema delle riforme.
Le conseguenze dell’assenza di riforme
L’eurodeputato ha sottolineato che chi annuncia adesioni imminenti di nuovi Paesi mentre mantiene lo status quo sta perpetuando una “menzogna” nei confronti di quei popoli desiderosi di unirsi a un’Unione Europea funzionante. Gozi ha avvertito che l’idea di introdurre categorie di membri, come “Paesi di serie A e di serie B”, è un approccio privo di senso e non accettabile. La Commissione dovrebbe invece concentrarsi sull’apertura del dibattito sulle riforme necessarie, piuttosto che creare distinzioni tra gli Stati membri.
L’approccio pragmatico del Parlamento
Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato una risoluzione d’iniziativa sul tema dell’allargamento, che Gozi ha descritto come “assolutamente pragmatica”. Non si richiede una revisione profonda dei trattati, ma piuttosto un utilizzo più efficace delle clausole esistenti che consentono a un gruppo di Paesi di accelerare la propria integrazione senza ostacolare gli altri. Secondo Gozi, l’approccio strategico della Commissione dovrebbe essere quello di sfruttare le attuali norme, mentre sono necessarie revisioni specifiche per rendere l’Unione più operativa e democratica.
La posizione di Ursula von der Leyen
Gozi ha criticato la timidezza e la mancanza di coraggio di von der Leyen nel promuovere le riforme, avvertendo che questa situazione potrebbe portare a conseguenze gravi per l’Unione. L’eurodeputato ha affermato che, se la presidente non inizierà a affrontare il tema delle riforme, sarà difficile per lui continuare a sostenerla. Ha sottolineato che il Parlamento ha già adottato una posizione chiara riguardo alla necessità di riforme per l’allargamento e che von der Leyen deve spiegare perché ignora questa indicazione.
Gozi ha concluso affermando che la Commissione ha l’opportunità di agire senza modificare i trattati, attraverso una nuova interpretazione delle regole, per evitare la paralisi dell’Unione Europea. La pressione politica è essenziale per avviare il processo di adesione di nuovi Stati, come Ucraina e Moldova, e la Commissione deve esercitarla per non perdere l’occasione di un allargamento significativo e utile per il futuro dell’Unione.
