Ucraina, Donald Trump rifiuta l’invio di missili Tomahawk a Kiev

Lorenzo Di Bari

Novembre 3, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, esclude categoricamente la possibilità di inviare missili Tomahawk all’Ucraina, mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, annuncia progressi significativi nella difesa della città di Pokrovsk, cruciale per il conflitto in corso.

Rifiuto alla fornitura di missili

Durante un volo di ritorno a Washington dalla Florida il 5 gennaio 2025, Donald Trump ha dichiarato: “No. In questo momento, no”, riguardo alla richiesta di missili Tomahawk da parte dell’Ucraina. La nazione, da tempo, chiede questi missili a lungo raggio per colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Trump ha affermato che non considera l’idea di fornire tali armi in questo momento, mentre i giornalisti lo interrogavano a bordo dell’Air Force One.

Il presidente ha anche commentato la situazione bellica, affermando che la guerra ha avuto un costo elevato per la Russia, con perdite di soldati che potrebbero avvicinarsi al milione. Trump ha chiarito di non voler partecipare al dibattito europeo riguardante l’uso di beni russi congelati per finanziare l’Ucraina, affermando: “Noi non c’entriamo”.

I rapporti con Putin

Nel corso di un’intervista rilasciata a 60 Minutes della CBS, Trump ha discusso della guerra e dei suoi rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, sottolineando di aver gestito otto conflitti durante il suo mandato, eccetto quello tra Russia e Ucraina, che credeva sarebbe stato il più semplice da risolvere grazie al suo “ottimo rapporto con Putin”. Trump ha affermato di aver ereditato una situazione in cui Putin pensava di poter vincere, e ha ribadito che la guerra non sarebbe mai iniziata se lui fosse stato presidente, citando le parole dello stesso Putin.

Trump ha descritto le sue strategie per risolvere conflitti precedenti, basate su pressioni commerciali, ma ha affermato che con Putin non è possibile applicare la stessa strategia, poiché gli scambi commerciali tra Stati Uniti e Russia sono limitati. Ha espresso la convinzione che Putin desideri commerciare con gli Stati Uniti e fare affari proficui per la Russia, affermando: “Penso che voglia davvero fare affari con gli Stati Uniti”.

Situazione a Pokrovsk

La situazione per l’Ucraina si complica, poiché la fornitura di missili Tomahawk sembra improbabile nel breve e medio termine. Le forze armate ucraine sono attualmente impegnate in una battaglia decisiva per la città di Pokrovsk, situata nella regione del Donetsk, fondamentale per il controllo logistico delle operazioni militari. La conquista di Pokrovsk da parte delle forze russe potrebbe consentire a Mosca di gestire meglio rifornimenti e movimenti sul campo di battaglia, facilitando anche future offensive verso ovest.

Il presidente Zelensky ha comunicato che le forze ucraine stanno ottenendo risultati nella difesa della città, con un focus particolare sull’eliminazione delle truppe russe nella regione. In un video pubblicato sui canali ufficiali, ha dichiarato: “Ci sono stati rapporti dai militari. L’attenzione principale è sul settore di Pokrovsk, e ci sono risultati nella distruzione dell’occupante”. Zelensky ha elogiato le unità della 79esima Brigata d’Assalto Aereo Separata e ha ringraziato altre forze per le loro operazioni nella zona.

Inoltre, ha espresso gratitudine alle Forze di Difesa ucraine e ai servizi di intelligence per le loro azioni contro la Russia, menzionando attacchi a obiettivi energetici in territorio russo. Zelensky ha sottolineato che la portata di queste operazioni si sta ampliando, contribuendo a infliggere perdite significative alla macchina bellica russa e ha elogiato i produttori ucraini per l’efficacia dei loro missili e droni.

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