Le recenti dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, hanno suscitato un acceso dibattito in Italia. In un post sul suo canale Telegram, Zakharova ha affermato che “Roma sperpera i soldi dei contribuenti” e ha collegato il crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali, avvenuto il 3 novembre 2025, alla crisi economica del paese, aggravata dagli ingenti aiuti finanziari destinati all’Ucraina.
Il crollo della Torre dei Conti a Roma
Il 3 novembre 2025, la Torre dei Conti, un’importante struttura storica situata nei Fori Imperiali di Roma, è crollata, suscitando preoccupazione e indignazione tra i cittadini e le autorità. L’incidente ha portato a un intervento immediato dei soccorritori, che hanno iniziato le operazioni di ricerca di un operaio rimasto intrappolato tra le macerie. La portavoce russa ha utilizzato questo evento tragico per criticare il governo italiano, insinuando che le spese per sostenere l’Ucraina abbiano contribuito a un deterioramento delle infrastrutture italiane.
Nel suo messaggio, Zakharova ha ricordato che, a maggio 2025, il ministero degli Esteri italiano aveva dichiarato che il sostegno economico all’Ucraina ammontava a circa 2,5 miliardi di euro, di cui una parte significativa era destinata ai rifugiati e ad attività umanitarie. Questa affermazione è stata utilizzata dalla portavoce russa per giustificare le sue critiche nei confronti dell’Italia, evidenziando la carenza di risorse che avrebbe portato a situazioni tragiche come il crollo della Torre dei Conti.
Le reazioni della politica italiana
Le parole di Zakharova hanno rapidamente scatenato una serie di reazioni da parte della classe politica italiana. Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, ha definito le affermazioni della portavoce russa “inaccettabili, stupide e volgari”. Ha espresso il desiderio che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, convochi l’ambasciatore russo per esprimere il disappunto del governo italiano e dei cittadini riguardo a tali affermazioni.
Anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, ha commentato la situazione, affermando che le parole di Zakharova rientrano nella strategia di propaganda del Cremlino, mirata a diffondere odio verso i Paesi europei che sostengono l’Ucraina. Picierno ha descritto l’attacco come “cinico e calcolato”, sottolineando la gravità della situazione in cui i soccorritori sono ancora al lavoro per salvare la vita di un operaio intrappolato.
Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha criticato Zakharova per la sua mancanza di sensibilità nei confronti della tragedia, sottolineando che le sue affermazioni sono un’ulteriore provocazione nei confronti dell’Italia. Ha esortato il governo a reagire con fermezza, convocando l’ambasciatore russo.
Anche l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi, ha espresso il suo disappunto, chiedendo rispetto per il dolore e il coraggio di chi sta lavorando per mettere in sicurezza l’area. Ha ringraziato i soccorritori e le forze dell’ordine per il loro intervento tempestivo e ha espresso la sua preoccupazione per la situazione.
Le dichiarazioni di Zakharova e le reazioni della politica italiana evidenziano un clima di tensione crescente tra Italia e Russia, in un contesto già complicato dalla guerra in Ucraina e dalle sue ripercussioni economiche e sociali.
 