La procura dei minori di Torino ha avviato un’indagine riguardante un grave episodio che ha coinvolto un ragazzo di 15 anni, residente nella provincia torinese. La denuncia è stata presentata dalla madre del giovane, che ha condiviso sui social media i dettagli di un presunto sequestro e maltrattamento subito dal figlio nella notte di Halloween. Il 31 ottobre 2025, il ragazzo sarebbe stato costretto a immergersi nel fiume Dora, un episodio che ha suscitato grande preoccupazione tra le autorità e i cittadini.
Le indagini dei carabinieri
A seguito della denuncia, i carabinieri di Torino hanno proceduto al sequestro dei telefoni cellulari di tre giovani minorenni, due maschi e una femmina, di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Gli investigatori ritengono che sui dispositivi potrebbero esserci prove video che documentano l’accaduto. Le autorità stanno esaminando attentamente il materiale recuperato, nella speranza di raccogliere ulteriori elementi utili per chiarire la dinamica dei fatti.
Le ipotesi di reato che la procura dei minori sta valutando includono il sequestro di persona e la violenza privata. Si prevede che il 15enne venga ascoltato dagli investigatori nei prossimi giorni, con il supporto di uno psicologo, per garantire che possa fornire la sua versione dei fatti in un ambiente protetto e sicuro. La denuncia è stata formalizzata il 1° novembre 2025, e gli atti sono stati trasmessi alla procura nelle ultime ore.
La drammatica esperienza del giovane
Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, il giovane sarebbe stato rinchiuso in un appartamento e minacciato con un cacciavite. Durante il presunto sequestro, i ragazzi avrebbero rasato le sopracciglia del 15enne e spento una sigaretta sulla sua caviglia. Nonostante la gravità della situazione, il ragazzo sarebbe stato costretto a immergersi nel fiume Po a torso nudo, prima di essere riportato alla stazione di Porta Nuova, dove gli sarebbe stato restituito il telefonino.
Questo episodio ha sollevato un’ondata di indignazione e preoccupazione nella comunità torinese, evidenziando la necessità di affrontare con serietà le questioni legate alla sicurezza dei minori. Le autorità locali stanno seguendo da vicino l’evoluzione dell’indagine, mentre i cittadini si interrogano su come prevenire simili episodi in futuro.
Le indagini proseguono e si attendono sviluppi significativi nei prossimi giorni, mentre la procura dei minori di Torino continua a lavorare per garantire giustizia e protezione al giovane coinvolto in questa drammatica vicenda.
