Il referendum per la riforma della giustizia in Italia, previsto per il 2025, sta suscitando un crescente interesse tra i cittadini. Secondo un sondaggio condotto da Youtrend per SkyTg24, la proposta di modifica sembra avere il supporto del 56% degli elettori, mentre il 44% si oppone. Questo dato segna un significativo incremento rispetto a un precedente sondaggio di luglio, dove il consenso era di appena due punti a favore della riforma.
Il sostegno alla riforma della giustizia
Il sondaggio evidenzia un cambiamento nell’opinione pubblica riguardo alla riforma della giustizia, suggerendo che il sostegno per il “sì” stia aumentando. La proposta è vista come un’opportunità per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e garantire una maggiore indipendenza dei magistrati. La riforma mira a introdurre il sorteggio per la nomina dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura, un cambiamento che potrebbe ridurre l’influenza delle correnti politiche all’interno della magistratura stessa.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso il suo punto di vista in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, sottolineando che “nessun magistrato di buon senso può pensare che si sia attentato all’indipendenza”. Nordio ha evidenziato come, in privato, molti magistrati ammettano di essere favorevoli al sorteggio, che potrebbe liberare le loro carriere dall’influenza delle correnti. Questo aspetto è stato sottolineato anche da altri esponenti politici, che hanno riconosciuto la necessità di una riforma per riportare alla politica il suo primato costituzionale.
Le parole di Carlo Nordio sulla riforma
Nordio ha chiarito che la riforma non toccherà l’obbligatorietà dell’azione penale, un tema che ha suscitato preoccupazioni tra alcuni membri della politica. Il ministro ha ribadito che non vi è l’intenzione di modificare tale principio e ha criticato le affermazioni di Italia Viva, che ha lamentato l’assenza di cambiamenti in merito. Secondo Nordio, l’obiettivo è evitare che la riforma venga percepita come un’iniziativa punitiva nei confronti della magistratura.
In merito all’Alta Corte, Nordio ha spiegato che si tratta di un organismo previsto da una legge bicamerale risalente a trent’anni fa e che sarà composto da esperti altamente qualificati. Questo organismo dovrebbe garantire un’indipendenza maggiore rispetto all’influenza delle correnti, che molti considerano inaccettabile. Inoltre, ha chiarito che il presidente della Repubblica avrà un ruolo di supervisione sui due Consigli Superiori della Magistratura, ma non assumerà funzioni disciplinari, per evitare conflitti di responsabilità .
Il dibattito sulla riforma della giustizia continua a essere al centro dell’attenzione pubblica e politica, con il referendum che si avvicina. La posizione di Nordio e il crescente sostegno per la riforma potrebbero influenzare significativamente il futuro del sistema giudiziario in Italia.
