Lep, affitti, banche e sanità: le associazioni chiedono interventi al Senato sulla manovra

Lorenzo Di Bari

Novembre 3, 2025

La prima giornata di audizioni sulla manovra fiscale ha messo in luce una serie di richieste e preoccupazioni da parte di vari attori economici e sociali. Il 3 novembre 2025, diverse associazioni e rappresentanti di categorie professionali hanno presentato le loro osservazioni, evidenziando questioni che spaziano dai livelli essenziali delle prestazioni (Lep) all’aumento delle tasse sugli affitti brevi. Tra i partecipanti, figurano anche una suora, Anna Monia Alfieri, in rappresentanza dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (Usmi), e ben 26 auditi provenienti da settori vari, come il cinema, le banche e la sanità privata.

Le preoccupazioni riguardanti i livelli essenziali delle prestazioni

Il tema dei Lep è stato al centro dell’attenzione, con lo Svimez che ha lanciato un allarme sulla mancanza di copertura per i nuovi livelli sociali previsti. Secondo l’ente, l’assenza di fondi adeguati potrebbe portare a una cristallizzazione della spesa storica e amplificare le disuguaglianze esistenti. Le audizioni hanno rivelato un forte desiderio di maggiore attenzione alle politiche sociali, con un appello a garantire che i beneficiari effettivi ricevano il supporto di cui hanno bisogno.

Il contributo delle banche e le sue conseguenze

I rappresentanti dell’ABI hanno messo in guardia riguardo all’impatto del contributo previsto per le banche nella manovra. Questo contributo, che si applicherà a tutte le banche indipendentemente dalla loro dimensione, è stimato portare a un gettito aggiuntivo di circa 9,6 miliardi di euro per il quadriennio 2026-2029. Tuttavia, i rappresentanti hanno sottolineato che questo potrebbe comportare un mancato impiego della liquidità, che altrimenti sarebbe stata investita in titoli di stato, generando ricavi finanziari per circa 800 milioni di euro entro il 2030.

Aumento delle tasse sugli affitti brevi e le sue ripercussioni

Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario di Fimaa Italia-Confcommercio, ha criticato l’aumento della cedolare secca al 26% sulle locazioni brevi, definendolo “irragionevole e discriminatorio”. Questa misura, secondo Pezzetta, colpisce in modo diretto i mediatori immobiliari e potrebbe avere effetti controproducenti, incentivando l’evasione fiscale piuttosto che contrastarla. La preoccupazione è che tale aumento possa gravare ulteriormente su un settore già in difficoltà e compromettere la trasparenza del mercato.

Le criticità nel settore sanitario

La Fondazione Gimbe ha evidenziato il rischio di un “definanziamento strutturale” della sanità pubblica, avvertendo che, nonostante i miliardi annunciati, il settore ha subito perdite significative negli ultimi quattro anni. Le liste di attesa per i cittadini continuano a crescere, così come le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari, creando un quadro preoccupante per il futuro della salute pubblica in Italia.

Richieste di maggiore equità fiscale

Confprofessioni ha richiesto un approccio più audace per quanto riguarda le politiche fiscali, sottolineando che i lavoratori autonomi sono gravati da un carico fiscale maggiore rispetto ai dipendenti. I rappresentanti hanno evidenziato che per ogni euro di imposta versato da un dipendente, un professionista ne paga quattro, chiedendo una revisione delle misure fiscali per garantire maggiore equità.

Emergenze sociali e politiche ambientali

Il forum del terzo settore ha sollecitato una maggiore attenzione verso le emergenze sociali, in particolare per quanto riguarda le disuguaglianze e la coesione sociale. Anche il WWF ha espresso preoccupazione per la mancanza di azioni concrete nella manovra per affrontare la crisi climatica e ambientale, sottolineando l’importanza di una transizione verso un’economia sostenibile e rispettosa della biodiversità.

La giornata di audizioni ha quindi messo in evidenza una serie di problematiche che richiedono un’attenzione urgente da parte del governo, con l’obiettivo di garantire un futuro più equo e sostenibile per tutti i cittadini italiani.

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