Oggi, 3 novembre 2025, il Tribunale del Riesame di Brescia ha avviato un’udienza che coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, e il pm Pietro Paolo Mazza, attualmente in servizio presso la Procura di Milano. Entrambi sono indagati per reati di peculato e corruzione nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Clean’. La decisione dei giudici è attesa nei prossimi giorni.
Dettagli dell’udienza
Durante l’udienza, Mario Venditti, presente in aula, e Pietro Paolo Mazza sono stati oggetto di discussione per le accuse di peculato e corruzione. Entrambi i magistrati sono stati recentemente sottoposti a perquisizioni e sequestri, con particolare riferimento al materiale acquisito dalla Guardia di Finanza. I legali di Venditti e Mazza, Domenico Aiello e Massimo Dinoia, hanno contestato la genericità del decreto che ha portato al sequestro di dispositivi elettronici, tra cui cellulari, computer e hard disk.
La Procura di Brescia sostiene che gli indagati abbiano ricevuto “varie utilità ” in cambio di atti contrari ai loro doveri d’ufficio. Tra queste utilità vi sarebbero pranzi presso il ristorante Lino, vendite di auto a prezzi inferiori al mercato e lavori di manutenzione gratuiti sui veicoli. Tali atti sarebbero consistiti nell’affidamento quasi esclusivo a Esitel del noleggio di apparecchiature per intercettazioni e a Cr Service per il noleggio di autovetture, utilizzate per scopi privati e non legati alle indagini.
Le accuse e i sequestri
Le accuse formulate dalla Procura di Brescia sono gravi e riguardano comportamenti che, secondo l’accusa, ledono la fiducia pubblica nelle istituzioni. Venditti è anche indagato per corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco, dove è accusato di aver favorito una richiesta di archiviazione in cambio di denaro. Questo caso ha portato a ulteriori complicazioni legali, con il sequestro di 11 dispositivi informatici già avvenuto in precedenza.
Il procuratore capo di Brescia, Francesco Prete, e la pm Claudia Moregola hanno emesso un secondo decreto di sequestro, in attesa di ulteriori sviluppi. La decisione di ricorrere a un consulente tecnico per copiare il contenuto dei dispositivi sequestrati ha suscitato l’opposizione del difensore di Venditti, che ha presentato un ricorso per chiedere l’intervento di un giudice.
Prospettive future
La situazione rimane incerta per Venditti e Mazza, con la possibilità che i giudici annullino il decreto di sequestro. In tal caso, Venditti potrebbe riottenere i dispositivi confiscati. La prossima udienza è attesa con grande attenzione, poiché le motivazioni della precedente decisione dei giudici di restituire i dispositivi non sono ancora state rese pubbliche. Nel frattempo, l’imprenditore Cristiano D’Arena, titolare di Esitel, ha rinunciato a partecipare al Riesame fissato per oggi, evidenziando ulteriori sviluppi nel caso in corso.
La vicenda continua a suscitare interesse e preoccupazione, poiché mette in luce problematiche riguardanti l’integrità del sistema giudiziario e la necessità di garantire la trasparenza nelle indagini.
