Le forze ucraine sono attualmente impegnate in una massiccia operazione nella città di Pokrovsk, situata nella regione di Donetsk, con l’obiettivo di contrastare l’assalto delle truppe russe. Il 1° novembre 2025, il comandante in capo ucraino, Oleksandr Syrsky, ha dichiarato l’avvio di questa operazione, mirata a fermare l’accerchiamento delle forze nemiche che continuano a infiltrarsi nel territorio devastato dal conflitto.
Pokrovsk: obiettivo strategico per le forze ucraine e russe
Pokrovsk rappresenta un punto nevralgico per le operazioni militari ucraine, essendo un nodo logistico cruciale per il rifornimento e il supporto delle truppe. La città è stata al centro dell’attenzione da quando le forze russe hanno intensificato le loro manovre nella zona, cercando di consolidare il loro controllo. Secondo le ultime informazioni, centinaia di soldati russi sono stati avvistati nelle vicinanze, mentre i rapporti dell’Institute for the Study of War segnalano un avanzamento delle truppe russe verso le periferie di Pokrovsk. La cattura della città da parte di Mosca rappresenterebbe un significativo vantaggio strategico, complicando ulteriormente la situazione per le forze ucraine. Prima dell’inizio del conflitto, Pokrovsk contava circa 60.000 abitanti, ma ora è in gran parte disabitata e ridotta in macerie a causa dei combattimenti incessanti.
Operazione speciale per contrastare l’assalto russo
Il comandante Syrsky ha reso noto che le forze speciali ucraine sono state mobilitate per affrontare la situazione critica a Pokrovsk. Attraverso un post sui social media, ha comunicato che gruppi consolidati di Forze per le Operazioni Speciali sono attivi nella città , con l’obiettivo di distruggere e dislocare le forze nemiche. Testimonianze video diffuse sui social hanno mostrato elicotteri in volo sopra la zona, segno tangibile dell’intensificazione delle operazioni. Le Forze speciali, addestrate per operazioni sotto copertura e per l’uso di tattiche non convenzionali, sono fondamentali in questo contesto, dove la situazione richiede un approccio strategico e mirato. Syrsky ha sottolineato che, nonostante la pressione esercitata da un “gruppo nemico forte di migliaia di uomini”, non vi è alcun accerchiamento in corso e le forze ucraine stanno lavorando per garantire la logistica necessaria.
Incremento degli attacchi russi: un ottobre critico per l’Ucraina
Il 1° novembre 2025 ha visto anche la pubblicazione di dati allarmanti riguardo agli attacchi missilistici russi, che hanno raggiunto livelli senza precedenti. Durante il mese di ottobre, l’esercito russo ha lanciato 270 missili, registrando un aumento del 46% rispetto al mese precedente, un picco che non si osservava dall’inizio del 2023. Questi attacchi hanno colpito la già fragile rete energetica ucraina, causando gravi interruzioni di corrente a centinaia di migliaia di cittadini. Le autorità ucraine hanno denunciato questa strategia come un tentativo deliberato di logorare la popolazione civile, un’accusa che il governo russo ha prontamente negato.
Inoltre, i dati mostrano che le forze russe hanno impiegato 5.298 droni a lungo raggio nel mese di ottobre, con un leggero calo rispetto al mese precedente, ma comunque vicino ai massimi storici. Gli attacchi hanno avuto conseguenze letali, con almeno due vittime registrate. Dall’inizio del conflitto, le forze armate ucraine hanno affermato di aver distrutto un numero considerevole di equipaggiamenti russi, inclusi circa 230 veicoli da combattimento e 93 carri armati, evidenziando la continua intensità degli scontri sul campo.
Le attuali operazioni a Pokrovsk e l’aumento degli attacchi missilistici segnano un capitolo critico nel conflitto, con le forze ucraine che si preparano a resistere a una pressione crescente da parte delle truppe russe.
