La Procura di Arezzo ha avviato un’inchiesta in seguito a un drammatico incidente avvenuto ad Alberoro, una frazione del comune di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Il 1° novembre 2025, è emerso che una donna di 66 anni è deceduta in circostanze misteriose, mentre il marito di 69 anni è stato ricoverato in ospedale con sintomi riconducibili a un’intossicazione. Gli investigatori stanno esaminando la possibilità che la causa possa essere un avvelenamento accidentale legato a sostanze utilizzate per la disinfestazione da tarli, effettuata da una ditta specializzata nei giorni precedenti.
Le indagini e il sequestro della villa
La villa di Alberoro è stata posta sotto sequestro dalle autorità competenti. La Procura, guidata dal sostituto procuratore Marco Dioni, ha avviato un’inchiesta approfondita per determinare le cause del decesso della donna e le condizioni di salute del marito. Sebbene al momento non ci siano prove concrete che colleghino direttamente la morte della donna ai lavori di disinfestazione, gli investigatori sono determinati a fare chiarezza sulla situazione. Si sta considerando la possibilità di riesumare la salma per effettuare un’autopsia e analisi tossicologiche, al fine di verificare se l’esposizione ai pesticidi possa aver influito sulla salute della vittima.
La sequenza degli eventi
La tragedia ha avuto inizio domenica 26 ottobre, quando la donna ha manifestato forti disturbi, tra cui nausea e vomito, fino a morire per arresto cardiaco nella propria abitazione. Inizialmente, la morte era stata attribuita a un infarto, considerando le patologie pregresse della donna. Tuttavia, la situazione ha preso una piega inaspettata quando, dopo la sua sepoltura avvenuta martedì 28 ottobre, il marito ha iniziato a sentirsi male, presentando sintomi simili. Il 30 ottobre, dopo un accesso al pronto soccorso, le sue condizioni sono peggiorate, portando al ricovero presso l’ospedale San Donato di Arezzo. Attualmente, i medici riportano un miglioramento delle sue condizioni.
Il coinvolgimento delle autoritÃ
La possibile connessione tra i lavori di disinfestazione e i malesseri del marito è emersa solo dopo il suo secondo malore, quando il personale sanitario ha allertato la Procura. I vigili del fuoco sono intervenuti per effettuare rilievi nella villa, mentre la squadra mobile della questura di Arezzo, sotto la direzione del dottor Davide Comito, sta raccogliendo documentazione clinica e tecnica per chiarire la dinamica degli eventi. Le indagini sono ancora in fase preliminare e si concentrano sul tipo di sostanza utilizzata dalla ditta di disinfestazione, sulle modalità di trattamento e sulla potenziale dispersione di vapori tossici nell’ambiente domestico.
Le ipotesi di reato
La magistratura sta esaminando diverse ipotesi di reato, tra cui lesioni colpose e omicidio colposo. Gli accertamenti scientifici in corso potrebbero rivelare se si sia trattato di una tragica fatalità o di negligenza professionale. Le autorità sono impegnate a garantire che ogni aspetto della vicenda venga esaminato con la massima attenzione, per fornire risposte chiare e giuste alle famiglie coinvolte e alla comunità .
