Bambole pedopornografiche in vendita online, denuncia contro Shein in Francia

Franco Fogli

Novembre 1, 2025

Il gigante cinese dell’e-commerce, Shein, ha recentemente affrontato gravi accuse in Francia per la vendita di bambole gonfiabili con contenuti pedopornografici. La denuncia è stata presentata dall’Autorità per la Concorrenza e la Repressione delle Frodi (Dgccrf), un ente governativo che si occupa di tutelare i diritti dei consumatori e garantire pratiche commerciali corrette. Questo sviluppo giunge in un momento critico, poiché Shein si prepara ad inaugurare il suo primo negozio fisico nel centro di Parigi il prossimo mercoledì.

Denuncia e scoperta da parte delle autorità

Il 1° novembre 2025, è emerso che il sito di Shein stava offrendo in vendita bambole sessuali dall’aspetto infantile. Le autorità francesi hanno identificato che le descrizioni e la categorizzazione di tali prodotti sul sito web erano inequivocabili riguardo alla loro natura pedopornografica. La Dgccrf ha confermato che, in accordo con il procuratore, è stata inoltrata una segnalazione alla piattaforma, suggerendo di adottare misure immediate per affrontare la situazione.

Tra le azioni richieste, vi è stata la rimozione delle pagine che presentavano questi articoli e la loro categorizzazione come prodotti. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Parisien, è stata pubblicata un’immagine di una delle bambole, caratterizzata da un aspetto infantile e accompagnata da una descrizione sessualmente esplicita. Le bambole, alte 80 centimetri, venivano pubblicizzate con frasi disturbanti, come “giocattolo per la masturbazione maschile con corpo erotico e vagina e ano realistici”, al prezzo di 186,94 euro.

Le reazioni e le conseguenze legali

Alice Vilcot-Dutarte, portavoce della Dgccrf, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla facilità con cui i minori potrebbero imbattersi in tali prodotti mentre navigano sul sito. La Dgccrf ha anche evidenziato l’assenza di misure di filtraggio adeguate per impedire l’accesso di minori a contenuti inappropriati. Le segnalazioni riguardano non solo il sito di Shein, ma anche il marchio stesso, per pratiche commerciali ingannevoli e false dichiarazioni che sono già state oggetto di sanzioni in passato.

La legge francese prevede pene severe per la distribuzione di materiale pedopornografico, con una pena detentiva che può arrivare fino a sette anni e una multa di 100.000 euro. Quest’anno, Shein ha già ricevuto tre multe in Francia, per un totale di 191 milioni di euro, per violazioni delle normative sui cookie, false promozioni e informazioni fuorvianti sui propri prodotti.

Rimozione dei prodotti e risposta dell’azienda

In seguito alla denuncia, Shein ha dichiarato che le bambole incriminate sono state rimosse “immediatamente” dalla piattaforma. Un portavoce del gruppo ha affermato che il team di Marketplace Governance sta attualmente indagando su come queste inserzioni siano riuscite a eludere i meccanismi di monitoraggio dell’azienda. Inoltre, è in corso una revisione completa per identificare e rimuovere eventuali prodotti simili che potrebbero essere offerti da venditori terzi.

La situazione ha sollevato un acceso dibattito sulla responsabilità delle piattaforme di e-commerce nel monitorare i contenuti in vendita e proteggere i consumatori, in particolare i più giovani, da prodotti potenzialmente dannosi. Con l’apertura del nuovo negozio fisico a Parigi, Shein dovrà affrontare non solo la sfida di mantenere la propria reputazione, ma anche di garantire la conformità alle normative locali.

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