Il recente XI Congresso nazionale della Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili (Simast), tenutosi a Firenze dal 15 al 17 aprile 2025, ha messo in evidenza un preoccupante aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) in Europa e in Italia. Gli esperti, riuniti per discutere le nuove sfide sanitarie, hanno sottolineato che non si tratta solo di una ripresa dei casi di malattie tradizionali come sifilide, gonorrea e clamidia, ma anche dell’emergere di patologie non convenzionali, come il monkeypox e infezioni gastrointestinali trasmesse sessualmente.
Il panorama delle infezioni in aumento
Durante l’incontro, i membri della Simast hanno evidenziato come l’andamento epidemiologico in Europa stia mostrando un incremento significativo dei casi di gonorrea. Nel 2023, sono stati registrati quasi 97.000 casi nell’Unione Europea, un aumento rispetto ai circa 70.000 dell’anno precedente. Anche in Italia, i dati indicano un incremento delle segnalazioni per le principali IST, tra cui sifilide, gonorrea e clamidia. Questo trend è attribuibile a una ripresa dei contatti sociali post-pandemia e a carenze nella prevenzione e nello screening, con un aumento dei rischi per i giovani e le popolazioni vulnerabili. Gli esperti hanno osservato che, oltre alle malattie veneree tradizionali, si sta assistendo a un allargamento della platea dei patogeni di interesse, con nuove manifestazioni cliniche che complicano la diagnosi.
Nuove patologie e sfide sanitarie
Luigi Pisano, dirigente medico in Dermatologia e Venereologia presso l’ospedale Piero Palagi di Firenze, ha richiamato l’attenzione sul monkeypox, che ha fatto notizia nel 2022 e ha continuato a presentare focolai epidemici anche recentemente. Sebbene il virus si manifesti tradizionalmente con febbre e eruzioni cutanee, sono state osservate forme atipiche che presentano un numero ridotto di lesioni e sintomi sistemici assenti. Pisano ha anche menzionato la Neisseria meningitidis urogenitale, un’infezione che può essere trasmessa attraverso il sesso orale, evidenziando i rischi per la salute pubblica associati a questi nuovi focolai. Le infezioni gastrointestinali, come Campylobacter, Salmonella e Shigella, stanno aumentando tra i gruppi ad alto rischio, in particolare tra i maschi che fanno sesso con altri maschi, a causa di pratiche sessuali che comportano contatti oro-anali.
Strategie di prevenzione e intervento
Di fronte a questo scenario allarmante, gli esperti hanno sottolineato l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Luca Bello, presidente nazionale della Simast e ginecologo presso il Centro multidisciplinare per la salute sessuale dell’ASL Città di Torino, ha affermato che è fondamentale implementare strategie di prevenzione primaria, screening e sorveglianza microbiologica. Le misure suggerite includono l’uso del preservativo, la vaccinazione contro l’HPV, l’epatite A e il monkeypox, e l’accesso a test senza barriere per giovani sessualmente attivi e popolazioni a rischio. Bello ha anche evidenziato il ruolo cruciale della Simast nella creazione e diffusione di linee guida per una gestione uniforme delle nuove IST, sottolineando l’importanza di una collaborazione multidisciplinare per affrontare questa emergenza sanitaria.
