Almasri, Italia replica al Cpi: “La magistratura può chiedere conflitto di attribuzione alla Consulta”

Lorenzo Di Bari

Novembre 1, 2025

Il 1° novembre 2025, alle ore 16:50, il governo italiano ha ufficialmente risposto alla decisione del Parlamento di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri della Giustizia e dell’Interno, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, insieme al sottosegretario Alfredo Mantovano. La questione riguarda il caso Almasri, che ha sollevato un acceso dibattito politico e giuridico nel paese.

La risposta del governo italiano

In una comunicazione inviata tramite email dall’ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, Augusto Massari, il governo ha sottolineato che “la magistratura ha il potere di sollevare la questione del conflitto di attribuzione di poteri statali dinanzi alla Corte Costituzionale“. Questo passaggio è cruciale, poiché implica che la questione potrà essere affrontata senza limiti temporali, a differenza di altre procedure legali. La Corte Costituzionale ha già accolto ricorsi simili in passato, suggerendo che la situazione potrebbe evolvere in un contesto giuridico più complesso.

La risposta è stata inviata ai giudici della camera preliminare I della Corte Penale Internazionale, evidenziando la serietà con cui il governo italiano affronta la questione. L’email rappresenta non solo una difesa dei ministri coinvolti, ma anche un tentativo di chiarire la posizione dello Stato italiano in merito alle accuse mosse contro di loro.

Indagini correlate al caso Almasri

Parallelamente, la procura di Roma ha avviato una seconda indagine collegata al caso Almasri. Questa nuova inchiesta coinvolge un alto funzionario del Ministero della Giustizia, il che potrebbe complicare ulteriormente la situazione per l’amministrazione attuale. Il procuratore ha chiarito che la durata del procedimento non è prevedibile, mantenendo così un certo grado di incertezza sulla tempistica e sugli sviluppi futuri.

Il governo ha ribadito che la Procura opera in totale indipendenza, sottolineando l’importanza della separazione dei poteri in un sistema democratico. Questa dichiarazione mira a rassicurare l’opinione pubblica sulla correttezza delle procedure legali in corso e sull’imparzialità delle indagini.

Il caso Almasri continua a essere al centro dell’attenzione, non solo per le implicazioni legali ma anche per le ripercussioni politiche che potrebbe avere sull’attuale governo. La situazione rimane fluida, con ulteriori sviluppi attesi nei prossimi giorni.

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