Uno studio rivela che la birra ha generato 92 miliardi di euro in dieci anni

Franco Fogli

Ottobre 31, 2025

Presentato il 10 gennaio 2025 a Roma, presso il Senato della Repubblica, il rapporto realizzato dall’Osservatorio Birra in collaborazione con Althesys Strategic Consultants ha rivelato l’impatto significativo del settore birrario sull’economia italiana. In occasione del decennale della Fondazione Birra Moretti, il documento ha messo in luce la generazione di 92 miliardi di euro di ricchezza e 24 mila nuovi posti di lavoro creati negli ultimi dieci anni.

Un settore in crescita nonostante le sfide

L’analisi condotta ha evidenziato come, nonostante le crisi globali che hanno contraddistinto il decennio, il settore della birra in Italia ha dimostrato una notevole resilienza. Dal 2015 al 2024, il valore condiviso generato dalla filiera è aumentato da 7,8 miliardi di euro a 10,4 miliardi di euro, rappresentando un incremento del 33%. Questo trend positivo si riflette anche in altri indicatori economici: la produzione è cresciuta del 20,5%, i consumi sono aumentati del 13,6% e l’export ha fatto registrare un balzo del 31%. Questi dati attestano la birra come uno dei settori più dinamici dell’agroalimentare italiano, capace di adattarsi e prosperare anche in contesti difficili.

Un moltiplicatore di occupazione

L’analisi ha rivelato che la crescita del settore non ha avvantaggiato solo i produttori. Infatti, dal 2015 al 2024, il comparto ha creato oltre 24 mila nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati a circa 112 mila, con un incremento del 27,5%. Ogni addetto alla produzione di birra, in media, crea 31 posti di lavoro lungo l’intera filiera. Questo ha reso la birra un elemento chiave dell’occupazione nazionale, rappresentando lo 0,42% del totale. Inoltre, i salari lordi lungo la filiera sono aumentati, passando da meno di 2 miliardi di euro nel 2015 a 3,2 miliardi di euro nel 2024, raggiungendo l’1,8% del totale dell’industria manifatturiera.

La trasformazione del consumo di birra

Negli ultimi anni, il gusto degli italiani verso la birra ha subito un’evoluzione significativa. Non si parla più di un’unica tipologia di birra, ma di un ampio ventaglio di opzioni che include stili come Lager, Ale, IPA, Bock e Weiss. Questa varietà ha permesso alla birra di inserirsi in modo naturale nelle abitudini alimentari degli italiani, affermandosi come un elemento fondamentale della convivialità. La crescente curiosità ha portato alla nascita di nuove figure professionali, come mastri birrai e sommelier della birra, che accompagnano il settore verso una maggiore specializzazione e connessione con la tradizione gastronomica italiana.

Il ruolo della Fondazione Birra Moretti

La Fondazione Birra Moretti, fondata nel 2015, ha avuto un ruolo cruciale nella promozione della cultura birraria in Italia. Attraverso studi, ricerche e iniziative come il progetto “Responsibility in Education”, la Fondazione ha cercato di educare le nuove generazioni su un consumo consapevole e responsabile della birra. Questo progetto ha coinvolto 39 scuole e oltre 6.600 studenti, formando futuri professionisti del settore della ristorazione e dell’ospitalità.

Prospettive future per il settore birrario

Guardando al futuro, la Fondazione Birra Moretti intende continuare a monitorare e interpretare le nuove tendenze del mercato. L’obiettivo è fornire ai consumatori informazioni utili riguardo le caratteristiche e la degustazione delle birre, in un contesto di continua evoluzione. Attraverso ulteriori studi, la Fondazione continuerà a mettere in evidenza l’importanza della birra nel contesto sociale ed economico italiano, contribuendo così alla crescita del settore e alla creazione di occupazione qualificata.

Alfredo Pratolongo, presidente di Fondazione Birra Moretti, ha commentato che il futuro dell’abbinamento birra-cibo si orienterà sempre più verso l’informalità, riflettendo un cambiamento nelle abitudini sociali degli italiani.

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