Un uomo di 60 anni indagato per aver inviato un pacco bomba a un’agenzia di recupero crediti

Marianna Ritini

Ottobre 31, 2025

Un uomo di sessant’anni, residente a Faenza, è al centro di un’indagine condotta dalla polizia di La Spezia, dopo la scoperta di un pacco contenente un ordigno esplosivo. L’episodio risale al 16 luglio 2025, quando un pacco sospetto è stato rinvenuto presso un’agenzia di recupero crediti nel comune ligure. Le autorità, su richiesta della procura locale, hanno avviato una serie di perquisizioni per chiarire la situazione.

Indagini e scoperte iniziali

L’operazione è stata condotta dagli agenti della Digos di La Spezia e Ravenna, in collaborazione con il Nucleo Artificieri della questura spezzina. La scoperta del pacco ha scatenato un intervento immediato, con l’evacuazione dello stabile e l’analisi del contenuto. Gli artificieri hanno confermato che si trattava di una bomba da mortaio, attiva e potenzialmente letale nel raggio di decine di metri. Questo evento ha spinto le forze dell’ordine a esaminare più a fondo le circostanze legate alla spedizione.

L’agenzia di recupero crediti aveva segnalato un pacco simile, proveniente dallo stesso mittente, presso la sua sede legale. Le indagini hanno rivelato che entrambi i pacchi erano stati spediti da un ufficio di Poste Italiane a Faenza. Gli agenti hanno quindi cercato di raccogliere informazioni dai dipendenti dell’ufficio postale, per ottenere dettagli sulle modalità di spedizione e sul presunto mittente.

Identificazione del sospetto e perquisizioni

Le indagini si sono intensificate, portando alla richiesta di un elenco di controparti passive residenti nella provincia di Ravenna. Incrociando i dati forniti dall’agenzia con le informazioni raccolte, gli investigatori sono riusciti a isolare un profilo di particolare interesse. A seguito di questa analisi, la procura ha iscritto l’uomo nel registro degli indagati per detenzione e porto abusivo di arma da guerra, oltre a minaccia aggravata dall’uso di armi, emettendo un decreto di perquisizione per cercare ulteriori prove.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto due ulteriori ordigni in un terreno agricolo frequentato dall’indagato, situato alla periferia di Faenza. Questi ordigni erano simili per natura e caratteristiche tecniche a quelli già inviati all’agenzia di recupero crediti. La posizione dell’indagato, che non ha precedenti penali, è attualmente sotto esame da parte della procura.

L’operazione ha suscitato preoccupazione tra i residenti e ha messo in evidenza il pericolo rappresentato da simili attività illecite. La polizia di La Spezia continua a lavorare per garantire la sicurezza della comunità e per chiarire ulteriormente la situazione.

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