La recente attivazione di un ambulatorio di epato-oncologia presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino segna un passo significativo nella cura dei pazienti affetti da epatopatia cronica e epatocarcinoma. Questa iniziativa, avviata nei mesi scorsi, è stata presentata dalla dottoressa Silvia Gaia, specialista in Gastroenterologia, che sottolinea l’importanza di un approccio integrato per affrontare queste patologie.
Ambulatorio di epato-oncologia a Torino
L’ambulatorio, inaugurato il 31 ottobre 2025, si propone di fornire un’assistenza completa ai pazienti che convivono con entrambe le malattie. La dottoressa Gaia ha evidenziato come, nella maggior parte dei casi, l’epatocarcinoma si sviluppi su un fegato già compromesso, come nel caso della cirrosi. Per questo motivo, la collaborazione tra epatologi e oncologi è cruciale per garantire una cura efficace e multidisciplinare. L’approccio integrato consente di affrontare non solo gli aspetti oncologici della malattia, ma anche le problematiche legate alla salute epatica.
L’iniziativa è stata lanciata in concomitanza con il mese di sensibilizzazione sui tumori del fegato, un evento internazionale che mira a far crescere la consapevolezza riguardo a queste patologie. Il nuovo ambulatorio rappresenta una risposta diretta alla crescente necessità di trattamenti specializzati per i pazienti con malattie epatiche.
Un percorso di cura integrato
Il modello di assistenza proposto dall’ambulatorio di epato-oncologia prevede che i pazienti siano seguiti da entrambi gli specialisti in un’unica visita. Questo approccio consente di valutare in modo esaustivo le condizioni del paziente, facilitando decisioni tempestive relative al trattamento. La dottoressa Gaia ha spiegato che, nonostante le difficoltà logistiche e organizzative iniziali, l’esperienza accumulata nei mesi ha dimostrato l’efficacia di questo modello.
Grazie alla sinergia tra i due ambiti specialistici, i pazienti possono beneficiare di un percorso di cura più rapido e completo. La dottoressa ha sottolineato come la presenza congiunta di un epatologo e di un oncologo permetta di affrontare le varie problematiche legate alla malattia epatica e oncologica in modo coordinato. Questo approccio non solo migliora l’efficacia delle cure, ma offre anche un supporto psicologico ai pazienti, che si sentono accompagnati nel loro percorso di guarigione.
Risultati e prospettive future
L’esperienza dell’ambulatorio di epato-oncologia ha mostrato risultati positivi, con pazienti che hanno espresso soddisfazione per il servizio ricevuto. La dottoressa Gaia ha evidenziato come l’integrazione tra le diverse figure professionali abbia reso possibile un’assistenza più completa e personalizzata. Questo modello di cura potrebbe rappresentare un esempio da seguire per altre strutture sanitarie, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie epatiche.
Con l’aumento della consapevolezza riguardo ai tumori del fegato e l’importanza di un intervento tempestivo, l’ambulatorio di Torino si configura come un punto di riferimento non solo per i pazienti locali, ma anche per quelli provenienti da altre regioni. La speranza è che, attraverso iniziative simili, si possa continuare a progredire nella lotta contro le malattie epatiche e oncologiche, garantendo a tutti i pazienti le migliori opportunità di cura.
