Russia, l’uso dei missili da crociera ‘segreti’ contro l’Ucraina infuriò Trump

Lorenzo Di Bari

Ottobre 31, 2025

Negli ultimi mesi, la Russia ha intensificato le sue operazioni militari contro l’Ucraina, impiegando un missile da crociera il cui sviluppo era rimasto segreto fino a questo momento. Questo missile, il 9M729, ha avuto un ruolo cruciale nella decisione del presidente statunitense Donald Trump di ritirarsi dal Trattato INF nel 2019, un accordo sul controllo delle armi nucleari firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov. La notizia è stata confermata dal ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, che ha rivelato l’uso del missile in combattimento.

Il missile 9M729 e il suo impatto

La Russia ha lanciato il missile 9M729 contro l’Ucraina per ben 23 volte dall’agosto 2025. Questo missile, in grado di trasportare sia testate nucleari che convenzionali, ha una gittata di 2.500 chilometri. Un alto funzionario ucraino ha comunicato a Reuters, riportata dal Guardian, che nel 2022 erano stati registrati anche due lanci di questo missile. L’uso di tali armamenti ha sollevato preoccupazioni internazionali riguardo alla sicurezza nella regione e alla potenziale escalation del conflitto.

La Russia, attraverso l’impiego di questo missile, ha dimostrato la sua capacità di colpire obiettivi a lungo raggio, aumentando così la pressione su Kiev. L’armamento, che era rimasto in gran parte sconosciuto fino a questo punto, ha ora attirato l’attenzione della comunità internazionale, con esperti che analizzano le implicazioni strategiche di questo sviluppo. L’Ucraina, da parte sua, ha intensificato le sue difese, cercando di mitigare l’impatto di questi attacchi.

Vertice Trump-Putin annullato

In un contesto di crescente tensione, il Financial Times ha riportato che il previsto incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin è saltato a causa delle rigidità nelle richieste da parte della Russia riguardo all’Ucraina. Fonti informate hanno rivelato che l’Amministrazione statunitense ha preso la decisione di annullare il summit dopo una telefonata tesa tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il Segretario di Stato americano Marco Rubio. Durante il colloquio, Rubio ha informato Trump che la Russia non mostrava un reale interesse a negoziare un accordo.

Questa situazione ha evidenziato le difficoltà nei rapporti tra Stati Uniti e Russia, con entrambe le parti che si trovano in una posizione di stallo. Le aspettative di un dialogo costruttivo sono state compromesse, lasciando spazio a speculazioni su ulteriori sviluppi nel conflitto ucraino e sulle relazioni internazionali. La decisione di cancellare il vertice ha alimentato le preoccupazioni riguardo alla stabilità nella regione e alla possibilità di un’ulteriore escalation delle ostilità.

Con il conflitto che continua a evolversi, la comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi, mentre l’Ucraina cerca di affrontare le sfide derivanti da un nemico sempre più aggressivo e ben armato.

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