Il 31 ottobre 2025, Emanuela Delbufalo, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università Europea di Roma, ha presentato i risultati della ricerca ‘Il Procurement dei materiali Indiretti in Italia 2025′. Questo studio, giunto alla sua quarta edizione, è stato realizzato da Rs Italia in collaborazione con l’Università Europea di Roma e l’Adaci (Associazione Italiana Acquisti e Supply Management). Durante l’evento, Delbufalo ha illustrato come il settore degli acquisti stia attraversando una vera e propria metamorfosi.
La ricerca mette in evidenza come gli acquisti, tradizionalmente considerati secondari e non strategici, siano ora percepiti come una fonte cruciale di creazione di valore per le aziende. Delbufalo ha sottolineato che l’ufficio acquisti ha acquisito maggiore responsabilità nella razionalizzazione e quantificazione dei fabbisogni, utilizzando tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza dei processi. Questa evoluzione rappresenta un cambiamento culturale significativo nel modo in cui le imprese italiane gestiscono le loro risorse.
Atteggiamento delle imprese italiane verso l’intelligenza artificiale
Durante la presentazione, Delbufalo ha anche analizzato l’atteggiamento delle imprese italiane nei confronti dell’intelligenza artificiale, evidenziando un approccio ambivalente. Da un lato, c’è una chiara consapevolezza del potenziale dell’AI nell’analisi dei dati e nella razionalizzazione della spesa. Dall’altro lato, tuttavia, le aziende esprimono preoccupazioni riguardo alla possibilità che questa tecnologia possa sostituire il fattore umano, in particolare nel campo delle negoziazioni.
Delbufalo ha affermato che, sebbene l’intelligenza artificiale possa rappresentare uno strumento utile per supportare le decisioni degli uffici acquisti, non potrà mai sostituire completamente il lavoro dei buyer. Questi professionisti, formati e qualificati, continuano a svolgere un ruolo fondamentale nel processo di negoziazione, che rimane un’attività intrinsecamente umana. La tecnologia, quindi, dovrebbe essere vista come un alleato piuttosto che come una minaccia.
Il futuro del procurement in Italia
La ricerca ‘Il Procurement dei materiali Indiretti in Italia 2025′ fornisce anche un quadro del livello di maturità delle imprese italiane in questo ambito. Le aziende mostrano una varietà di approcci e strategie, riflettendo le diverse esigenze e contesti in cui operano. La crescente responsabilizzazione degli uffici acquisti e l’adozione di tecnologie abilitanti rappresentano segnali positivi per il futuro del settore.
In un contesto in cui la competitività è sempre più influenzata dall’efficienza e dalla capacità di adattamento, il procurement assume un’importanza strategica. Le aziende che sapranno integrare le nuove tecnologie con le competenze umane saranno in grado di affrontare le sfide del mercato in modo più efficace. La ricerca di Delbufalo offre spunti preziosi per le imprese che desiderano navigare in questo panorama in evoluzione, sottolineando l’importanza di un approccio equilibrato tra innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano.
 
 