Halloween 2025: 11 milioni di italiani celebrano la festa in crescita

Marianna Ritini

Ottobre 31, 2025

Oggi, 31 ottobre 2025, gli italiani si preparano a festeggiare Halloween, una tradizione sempre più radicata nel nostro paese nonostante le sue origini irlandesi. Circa 11 milioni di persone di tutte le età partecipano a questa celebrazione, caratterizzata da travestimenti, musica e balli, mentre i bambini non mancano di bussare alle porte con il classico “dolcetto o scherzetto?”. Le vendite di caramelle e zucche, simboli indiscussi di questa festa, stanno vivendo un notevole incremento.

Le caramelle e il loro successo

La festività di Halloween è indissolubilmente legata alle caramelle, che rappresentano il dolciario più consumato durante questo periodo, con una percentuale del 65%. Questo dato supera le vendite di cioccolatini (56%), snack (38%) e biscotti (32%). Secondo un’analisi condotta dall’Unione Italiana Food su dati Niq, nel 2024 le vendite di caramelle nel mese di ottobre hanno registrato un incremento del 13% rispetto alla media mensile, per un valore che supera i 55 milioni di euro. Il settore delle caramelle, nel 2024, ha raggiunto un valore di oltre 586 milioni di euro, corrispondente a circa 56 milioni di chilogrammi venduti, evidenziando una tenuta significativa nonostante le difficoltà economiche che affliggono i consumatori.

Questo comparto si distingue per la sua capacità di adattarsi ai gusti dei consumatori moderni, in particolare dei più giovani, attraverso l’introduzione di nuovi prodotti e sapori. Ogni anno vengono lanciati sul mercato tra 10 e 15 nuovi tipi di caramelle, a fronte di 35-40 ricette sviluppate. Si tratta di prodotti che offrono varianti di gusto e formati, con ricette innovative e ingredienti rivisitati. L’intero processo, dall’ideazione alla produzione, richiede circa un anno, ma in alcuni casi può estendersi fino a due.

Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto Piacere, Caramelle, sottolinea come le caramelle abbiano una storia secolare, ma continuino a guardare al futuro. Le aziende dolciarie lavorano incessantemente per perfezionare il gusto e trovare nuove combinazioni di sapore. Recenti tendenze innovative si sono concentrate su caramelle senza zucchero e nutraceutiche, che uniscono il piacere del gusto a benefici per la salute, grazie alla presenza di nutrienti come vitamine, minerali e probiotici.

Un’indagine recente, commissionata da Unione Italiana Food ad AstraRicerche, rivela che quasi il 95% della popolazione italiana consuma caramelle, con un terzo degli italiani (31%) che le mangia almeno 3-4 volte a settimana. Tra i consumatori abituali, si evidenziano in particolare gli abitanti di Sicilia (37%), Lombardia (35%), Campania (33%) e Puglia (33%). Il gusto più popolare tra gli italiani è quello agli agrumi (44%), seguito da menta forte o balsamica (39%) e liquirizia (36%).

La ‘zucca economy’ in crescita

La “Zucca economy” legata ad Halloween ha superato i 30 milioni di euro, come riportato da un’analisi della Coldiretti in vista della festività di Ognissanti. Rispetto all’anno precedente, la stagione delle zucche ha mostrato un andamento produttivo favorevole, con un raccolto stimato di circa 40mila tonnellate, nonostante le rese siano state influenzate dai cambiamenti climatici. Le principali regioni produttrici, come Emilia Romagna e Lombardia, hanno riportato risultati in linea con le aspettative e una qualità elevata. In Puglia, la produzione è aumentata del 20% rispetto all’anno scorso, soprattutto nelle aree irrigate, mentre anche la qualità è risultata molto buona. Situazioni simili si osservano in Umbria, Sicilia e Campania.

In Italia, sono circa 2.000 gli ettari dedicati alla coltivazione di zucche, con la Lombardia che detiene circa il 25% della superficie totale, seguita da Emilia Romagna e Veneto. Si prevede un aumento dei consumi, grazie alla diffusione di ricette tradizionali contadine che valorizzano questo ingrediente in cucina. Il prezzo medio al dettaglio si aggira intorno ai 2 euro al chilo, ma può raddoppiare o triplicare se la zucca è già sbucciata e tagliata, secondo l’analisi di Coldiretti.

La quasi totalità delle zucche coltivate è destinata al consumo alimentare, anche se cresce la coltivazione di varietà ornamentali. Accanto a varietà internazionali come l’Americana e la Butternut, molti agricoltori italiani si dedicano alla conservazione di varietà tradizionali, come la zucca Cappello del prete e la Moscata di Provenza, utilizzando ogni parte della pianta, dalle foglie ai fiori, fino alla polpa. La zucca, infine, rappresenta un piatto forte autunnale negli agriturismi di Campagna Amica.

×