Daniela Casulli è stata dichiarata innocente dalla Corte di Appello di Bari, con la motivazione che “il fatto non costituisce reato”. La sentenza, emessa il 30 ottobre 2025, segna un importante passo per la maestra, che nel 2021 era stata arrestata e successivamente condannata a sette anni e tre mesi di reclusione nel 2024 per accuse gravi, tra cui la produzione di materiale pedopornografico e la corruzione di minorenni.
La vicenda ha suscitato un ampio dibattito pubblico, dato che Casulli era nota sui social come “zia Martina”. Le accuse la indicavano come responsabile di adescamenti di minorenni nel capoluogo pugliese, con episodi che avrebbero coinvolto atti sessuali in un bed and breakfast, documentati tramite riprese video condivise su piattaforme social. Nonostante la gravità delle accuse, la Corte ha ritenuto che non vi fosse fondamento per la condanna.
Il percorso giudiziario di Daniela Casulli
Il caso di Daniela Casulli ha avuto inizio nel 2021, quando le autorità la arrestarono in seguito a indagini su presunti abusi su minori. Le accuse, che includevano la produzione di materiale pedopornografico e la corruzione di minorenni, hanno portato a una condanna in primo grado nel 2024. Durante il processo, emersero dettagli inquietanti riguardo ai presunti comportamenti della maestra, che avrebbero coinvolto l’adescamento di ragazzi e la registrazione di atti sessuali.
Tuttavia, il percorso legale di Casulli ha subito una svolta significativa con la sentenza della Corte di Appello. La decisione di assolverla ha messo in luce diverse criticità nella gestione del processo iniziale, sollevando interrogativi sulla validità delle prove presentate e sull’interpretazione delle leggi in materia di reati sessuali. La Corte ha sottolineato l’importanza di garantire un giusto processo, riconoscendo che ogni cittadino ha diritto a una difesa equa e a una valutazione accurata delle prove.
Le dichiarazioni di Daniela Casulli
Dopo la sentenza, Daniela Casulli ha condiviso le sue riflessioni sui social media, esprimendo gratitudine per l’assoluzione. Nel suo post su Facebook, ha affermato che la Corte d’Appello ha “ristabilito il valore della giustizia e della legalità “, evidenziando le mancanze del processo precedente. Casulli ha voluto sottolineare che la decisione rappresenta un segnale positivo per il sistema giudiziario, affermando che “i principi della Costituzione e del giusto processo non sono parole astratte, ma garanzie concrete per ogni cittadino”.
La maestra, che in passato ha svolto il ruolo di educatrice, ora si trova di fronte a un futuro incerto. Con l’assoluzione, potrebbe avere la possibilità di tornare a insegnare, ma la vicenda ha sicuramente lasciato un segno profondo sulla sua vita professionale e personale. La comunità rimane in attesa di sviluppi, mentre la questione della giustizia e della protezione dei minori continua a essere al centro del dibattito pubblico.
