L’esperto chiarisce: “Il Poseidon di Putin non è ancora operativo”

Franco Fogli

Ottobre 30, 2025

Il seminario che si svolge oggi, 30 ottobre 2025, presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Napoli Federico II, affronta temi di grande rilevanza geopolitica. Il relatore, il professor Mario Scaramella, insieme al coordinatore professor Settimio Stallone, analizza le implicazioni del nuovo drone marino nucleare russo, noto come Poseidon, recentemente testato nel Mar Bianco. Questo incontro si propone di esaminare le possibili conseguenze di un conflitto tra i principali blocchi di potere globali.

Il contesto del seminario

Il seminario, condotto in lingua inglese, è dedicato a una platea internazionale composta da studenti ed esperti nel campo della geopolitica. L’obiettivo è discutere le recenti evoluzioni nel panorama della sicurezza globale, in particolare l’emergere di nuove tecnologie militari e le relative strategie adottate dai vari stati. Scaramella inizia la sua presentazione sottolineando l’importanza dell’adozione di vettori ipersonici da parte delle potenze mondiali, che ha portato a un cambiamento significativo nelle dinamiche di deterrenza.

Il professor Scaramella fa riferimento agli sviluppi recenti, in particolare ai missili russi, che hanno avuto un impatto notevole sull’Occidente e hanno facilitato l’operazione militare in Ucraina. La discussione si sposta poi sull’Hypersonic Strike Weapons System degli Stati Uniti, un programma in gran parte segreto che ha trasformato gli equilibri della deterrenza nucleare. Questa nuova dottrina prevede attacchi rapidi e chirurgici, piuttosto che un conflitto nucleare su vasta scala, e segna un cambiamento radicale nella strategia militare americana.

Il drone marino Poseidon e la sua rilevanza

Un aspetto centrale del seminario è l’analisi del drone marino Poseidon, che ha suscitato preoccupazione tra gli esperti di sicurezza internazionale. Scaramella si interroga sulla reale capacità tecnologica di questo sistema e sulla sua strumentalizzazione come strumento di propaganda da parte della Russia. Attraverso l’esame di incidenti storici avvenuti negli anni ’70 e ’80, come quelli che coinvolsero sottomarini sovietici nei golfi di Napoli e Biscaglia, il seminario cerca di delineare un quadro di riferimento per comprendere le attuali minacce.

Il Poseidon e il missile Sarmat rappresentano manifestazioni di intenti bellici che non possono essere sottovalutate. Tuttavia, Scaramella avverte che, sebbene questi sistemi siano motivo di preoccupazione, non sono ancora realtà operative. Al contrario, le capacità ipersoniche statunitensi pongono Mosca e Pechino in una posizione di vulnerabilità. La discussione si concentra quindi su come la politica internazionale possa rispondere a questa nuova realtà, sottolineando l’importanza di un approccio prudente e informato.

Il seminario offre un’importante opportunità per riflettere sulle sfide attuali della sicurezza globale e sulle strategie che potrebbero emergere in risposta a un panorama in continua evoluzione. La partecipazione di esperti e studenti contribuisce a un dibattito stimolante e necessario in un momento storico caratterizzato da tensioni e incertezze.

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