Un’indagine è in corso all’Aquila dopo la scoperta di microtelecamere nascoste in un appartamento in affitto. La vicenda è emersa il 30 ottobre 2025, quando una giovane ha trovato una di queste telecamere all’interno dello specchio del suo bagno. Gli inquirenti stanno ora cercando di capire se ci siano altre vittime legate a questo caso, risalente a un periodo precedente.
La denuncia della giovane
La questura dell’Aquila ha avviato le indagini dopo che la ragazza, visibilmente turbata, ha segnalato la presenza della microcamera. L’appartamento in questione si trova in un condominio nella zona periferica ovest della città . Secondo quanto riportato dal ‘Messaggero’, la giovane ha immediatamente allertato le autorità , portando così all’apertura di un fascicolo d’inchiesta.
Le indagini hanno preso piede grazie alla serietà della denuncia, che ha spinto gli agenti a effettuare una perquisizione dell’immobile del proprietario. Questo ha avuto luogo il lunedì precedente alla scoperta, e ha coinvolto anche controlli informatici per raccogliere ulteriori prove.
Le perquisizioni e le scoperte
Durante le operazioni di perquisizione, gli investigatori hanno trovato prove schiaccianti contro il proprietario dell’immobile, un uomo di 56 anni aquilano. Oltre all’appartamento in cui risiedeva la giovane, è emerso che l’uomo possedeva anche gli altri appartamenti dello stesso condominio. Sul suo cellulare è stata rinvenuta un’applicazione che gli consentiva di monitorare le telecamere installate nei bagni degli inquilini.
Le perquisizioni hanno rivelato un quadro inquietante: decine di microtelecamere sono state scoperte nei bagni degli altri appartamenti, confermando le ipotesi investigative. Inoltre, sono state trovate altre telecamere, ancora imballate, all’interno dell’auto, dell’abitazione e del garage dell’uomo. Gli agenti hanno anche rinvenuto una somma di ottantamila euro in contante, che si sospetta possa derivare da attività illecite.
Le conseguenze legali
Il proprietario è stato denunciato per interferenza illecita nella vita privata, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi ulteriormente a seguito delle indagini in corso. La polizia sta attualmente cercando di risalire ad eventuali altre vittime, per comprendere l’estensione del fenomeno e se ci siano state altre segnalazioni simili nel passato.
L’attenzione degli inquirenti è ora rivolta a garantire che tutte le persone coinvolte ricevano la giusta assistenza e che vengano adottate misure adeguate per prevenire simili incidenti in futuro. La comunità locale è scossa da questa scoperta, e le autorità stanno lavorando per ripristinare la sicurezza e la privacy degli inquilini nel condominio.
