Il percussionista Tony Esposito ha condiviso un commovente ricordo di James Senese, il noto sassofonista dei Napoli Centrale e della superband di Pino Daniele, scomparso recentemente. Esposito, che ha condiviso il palco con Senese per oltre quarant’anni, ha descritto il musicista come un’icona che ha saputo trasformare la propria vita attraverso la musica, diventando un simbolo di libertà e riscatto per molti.
James senese, un eroe della musica
Tony Esposito ha dichiarato: “James era un eroe. Un eroe vero, perché è riuscito a superare tutto attraverso la musica.” La sua testimonianza, rilasciata in un’intervista all’agenzia di stampa Adnkronos, è permeata da un profondo affetto e gratitudine. Esposito ha sottolineato che Senese non era solo un grande musicista, ma anche una persona di grande umanità, sempre attenta agli altri. “Quando era con noi, si preoccupava per tutti, portava dolci se non ci vedeva da un po’. Cercava affetto, e lo capivi.”
Il primo incontro e la nascita dei napoli centrale
Il percussionista ha ricordato il loro primo incontro, avvenuto nella metà degli anni Settanta, quando Senese aveva fondato i Napoli Centrale. “In quel periodo, portavano avanti una musica nuova: il funk napoletano, il jazz mescolato ai ritmi della nostra città,” ha spiegato Esposito. La loro connessione è avvenuta grazie a un produttore comune, Willy David, che ha avuto un ruolo cruciale nella carriera di entrambi. “James mi ha presentato Willy, che poi è diventato il mio produttore di sempre e anche quello di Pino,” ha aggiunto.
Un’amicizia sincera e generosa
Riflettendo sul loro rapporto, Esposito ha descritto la loro amicizia come qualcosa di straordinario. “James è sempre rimasto un ragazzo, emotivamente era un bambino. Aveva slanci, entusiasmo, un bisogno d’affetto che era evidente e bellissimo,” ha detto. Nonostante il successo, Senese ha mantenuto la sua umanità, continuando a compiere gesti generosi e spontanei verso gli altri.
La magia del supergruppo di pino daniele
Esposito ha parlato della creazione del leggendario Supergruppo di Pino Daniele, di cui facevano parte anche Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo e Joe Amoruso. “Fu un caso fortunato, molto merito va a Willy DeVille. Pino aveva collaborato con James all’inizio, e Willy suggerì di creare un supergruppo per i concerti,” ha spiegato. “James era la seconda voce di Pino, il suo sax rappresentava la voce di Napul’è. Quel suono particolare ha legato per sempre le nostre carriere.”
La musica di oggi e il suo spirito perduto
Esposito ha espresso preoccupazione riguardo alla musica contemporanea, sottolineando la mancanza di autenticità. “Oggi manca la cultura dello strumento. James rappresentava il suono, la luce, la materia viva della musica,” ha affermato. Con l’avvento della tecnologia, la musica ha perso la sua essenza, il suo spirito di improvvisazione e dialogo con il pubblico.
Il tributo che napoli deve a senese
In merito a un possibile tributo a James Senese, Esposito ha espresso il desiderio di organizzare un grande evento in Piazza del Plebiscito. “Credo che sia dovuto. Domani saremo tutti a Miano, il suo quartiere, per il funerale. Ma Napoli dovrà omaggiarlo come merita. Sto già parlando con Tullio De Piscopo, Clementino e Rocco Hunt,” ha rivelato. “James va ricordato con la musica, nella piazza più bella della città.”
Tony Esposito ha concluso il suo ricordo con una frase toccante: “James era l’eroe del sax, il suono del riscatto. Se oggi Napoli ha una voce nel mondo, è anche grazie a lui.”
