Il 29 ottobre 2025, durante l’assemblea nazionale di Federmanager, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, ha dichiarato che il Sud Italia sta mostrando concreti segnali di ripresa. Sbarra ha evidenziato come l’aumento degli investimenti, delle esportazioni, dell’innovazione e dell’occupazione stia contribuendo a far sì che il Mezzogiorno diventi un motore per l’economia nazionale.
Le dichiarazioni di Luigi Sbarra
Nel suo intervento, Sbarra ha messo in risalto le politiche attuate dal governo di Giorgia Meloni, sottolineando il potenziamento delle infrastrutture strategiche e l’importanza di programmi come Agenda Sud, Ricerca Sud e la Zes Unica. Queste iniziative sono state descritte come fondamentali per un’industria nazionale più efficace, grazie a incentivi per gli investimenti e a una gestione semplificata delle procedure. Rivolgendosi ai manager presenti, Sbarra ha affermato che il successo futuro del Mezzogiorno dipenderà anche dal capitale umano e dalle competenze professionali in grado di trasformare le visioni in risultati tangibili.
Crescita economica del Mezzogiorno
Sbarra ha proseguito la sua analisi affermando che il Sud sta vivendo dinamiche economiche particolarmente promettenti. Negli ultimi tre anni, il Mezzogiorno ha registrato una crescita superiore rispetto al resto del Paese, con un incremento degli investimenti e un aumento del Prodotto Interno Lordo (PIL). L’occupazione, in particolare quella a tempo indeterminato, ha visto un significativo miglioramento. Secondo il sottosegretario, questi risultati non sono frutto di un miracolo, ma piuttosto il risultato di politiche pubbliche mirate e reali, attuate dal governo attuale.
Manovra economica e sostegno al Sud
Sbarra ha anche commentato la recente manovra economica, definendola come una strategia seria che bilancia il controllo della sostenibilità dei conti pubblici con misure significative. Ha messo in evidenza il sostegno destinato a imprese, famiglie e al Fondo Sanitario Nazionale, con un focus particolare sul Sud.
Particolarmente rilevante è il rifinanziamento della Zes Unica, che riceverà un investimento di 2,3 miliardi di euro, il più alto dalla sua istituzione. Questo stanziamento garantirà una copertura finanziaria per i prossimi tre anni, offrendo agli investitori un tempo adeguato per presentare la documentazione necessaria per gli investimenti. Sbarra ha concluso il suo intervento sottolineando che la legge di stabilità non solo sostiene la Zes Unica, ma anche l’impresa, la transizione 5.0 e il rifinanziamento dei contratti istituzionali di sviluppo, evidenziando la ferma volontà del governo di promuovere processi di crescita e sviluppo, in particolare nel Mezzogiorno.
