Sabato scorso, una tragica vicenda ha colpito il settore turistico australiano. Una donna di 80 anni è stata ritrovata senza vita su Lizard Island, una delle meraviglie della Grande Barriera Corallina, situata a 250 km a nord di Cairns. La vittima, insieme ad altri passeggeri, era sbarcata dalla nave da crociera Coral Adventurer per partecipare a un’escursione.
Il ritrovamento del corpo
Secondo quanto riportato dalla BBC, la donna si sarebbe allontanata dal gruppo per riposarsi, mentre la nave, ignara della sua assenza, ha lasciato l’isola verso il tramonto. Solo diverse ore dopo, l’equipaggio ha realizzato che una passeggera mancava all’appello, dando il via a un’immediata operazione di ricerca. Gli sforzi delle autorità e del personale della nave sono continuati fino a domenica mattina, quando il corpo della donna è stato rinvenuto.
L’Autorità australiana per la sicurezza marittima (Amsa) ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze di quanto accaduto. Gli inquirenti si sono già attivati per incontrare l’equipaggio della Coral Adventurer, previsto in arrivo a Darwin nei prossimi giorni.
La reazione della compagnia di crociera
Mark Fifield, direttore generale di Coral Expeditions, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia della vittima, sottolineando che il personale della nave ha già contattato i familiari per offrire supporto in questo momento difficile. “Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto e offriamo il nostro pieno sostegno alla famiglia della donna”, ha dichiarato Fifield, evidenziando l’impegno della compagnia a garantire la sicurezza dei passeggeri durante le escursioni.
Il caso ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza a bordo e sulle procedure di controllo dei passeggeri durante le escursioni. Le autorità stanno esaminando attentamente le procedure adottate dall’equipaggio per evitare che simili incidenti possano ripetersi in futuro.
La vicenda ha suscitato anche una forte reazione da parte dei media e dell’opinione pubblica, evidenziando l’importanza di una comunicazione chiara e di un attento monitoraggio dei partecipanti durante le attività turistiche. La Coral Adventurer, che opera in una delle destinazioni più belle del mondo, si trova ora a dover affrontare non solo il dolore per la perdita di una passeggera, ma anche le conseguenze di un evento che ha scosso la fiducia dei viaggiatori.
