Il 29 ottobre 2025, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha partecipato con un video messaggio all’assemblea per celebrare gli 80 anni di Federmanager, l’associazione dei dirigenti d’azienda. Durante il suo intervento, Urso ha sottolineato l’importanza di riflettere sul ruolo del manager, evidenziando come solo il 5% delle 370.000 imprese industriali italiane sia attualmente “managerializzato”. Questo dato, secondo il ministro, richiede un’analisi approfondita, specialmente in un contesto economico e sociale in rapida evoluzione.
La transizione digitale ed ecologica
Urso ha messo in evidenza che la transizione digitale ed ecologica non è solo una questione di tecnologia, ma coinvolge anche aspetti organizzativi e culturali. La capacità delle imprese di adattarsi rapidamente e di rinnovare i modelli di management è fondamentale per la competitività e, in alcuni casi, per la stessa sopravvivenza delle aziende. Un governo efficace deve saper guidare queste evoluzioni, promuovendo innovazione e responsabilità sociale ed ambientale.
Il ministro ha inoltre richiamato l’attenzione sulle risorse messe a disposizione nella legge di bilancio, sottolineando che oltre 9 miliardi di euro saranno investiti per il triennio 2026-2028. Queste risorse includono misure che richiedono la collaborazione dei manager per raggiungere obiettivi di sviluppo e crescita. In particolare, Urso ha annunciato un investimento di 4 miliardi di euro per la nuova transizione 5.0, che integra i precedenti piani 5.0 e Industria 4.0.
Investimenti e opportunità per le imprese
Il ministro ha illustrato come la misura 5.0 rappresenti un’opportunità significativa per le aziende, poiché offre un’agevolazione tramite l’iper ammortamento, incentivando l’innovazione digitale ed energetica. L’incremento dell’efficienza energetica diventa un fattore chiave per le imprese che desiderano rimanere competitive nel mercato attuale.
In aggiunta, Urso ha comunicato che nei prossimi tre anni saranno disponibili 4 miliardi di euro per la Zona Economica Speciale (Zes) unica, con un piano di finanziamento di 2,3 miliardi già previsto per il 2026, un miliardo per il 2027 e 750 milioni per il 2028. Altri fondi includono 750 milioni per la nuova Sabatini, 550 milioni per i contratti di sviluppo e 150 milioni destinati alle imprese turistiche e alberghiere. Questi investimenti fanno parte di una strategia più ampia per promuovere una politica industriale robusta e sostenibile in Italia.
L’intervento di Adolfo Urso rappresenta un’importante occasione per riflettere sul futuro delle imprese italiane e sul ruolo cruciale dei manager nella navigazione delle sfide contemporanee.
