Cittadinanze semplificate, il sindaco di Val di Zoldo denuncia: “Riceviamo troppe richieste dal Sudamerica”

Marianna Ritini

Ottobre 29, 2025

Il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, ha recentemente lanciato un allerta riguardante la crescente complessità burocratica legata all’aumento degli iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. In un video pubblicato il 29 ottobre 2025, De Pellegrin ha evidenziato come le nuove cittadinanze iure sanguinis stiano generando una serie di problematiche, tra cui la necessità di inviare 1600 cartoline a tutti gli iscritti aventi diritto di voto, un compito che si sta rivelando oneroso per il comune.

Le conseguenze delle cittadinanze facili

Il sindaco ha descritto la situazione come uno degli effetti collaterali delle politiche di concessione di cittadinanze facili agli oriundi, un fenomeno che ha visto un incremento significativo negli ultimi anni. Questo ha portato a un notevole aumento del numero di cittadini italiani all’estero, complicando le procedure burocratiche e creando disfunzioni nei tribunali italiani. Secondo De Pellegrin, la situazione non solo comporta un aggravio di lavoro per gli enti locali, ma rappresenta anche un potenziale rischio per la democrazia, soprattutto se si dovesse considerare l’implementazione del voto digitale.

Il sindaco ha espresso le sue preoccupazioni riguardo a come questa situazione possa compromettere l’efficacia della governance locale. La gestione di un numero così elevato di adempimenti burocratici, secondo De Pellegrin, rischia di compromettere gli sforzi di buona amministrazione e di creare confusione tra i cittadini.

Interventi del Governo e problematiche legate alla commercializzazione dei passaporti

La questione ha attirato l’attenzione del Governo italiano, che ha adottato misure attraverso il decreto cittadinanza, convertito in legge nel maggio 2025. Questo provvedimento mira a contrastare gli abusi e la commercializzazione dei passaporti italiani, fenomeno che ha visto l’emergere di organizzazioni internazionali dedite a sfruttare le opportunità offerte dalla legislazione italiana, in particolare nei rapporti tra Italia e Brasile.

Le problematiche legate a questo fenomeno sono amplificate dalla presenza di avvocati specializzati e agenzie disoneste, che hanno approfittato della situazione, talvolta con la complicità di funzionari comunali. La denuncia del sindaco di Val di Zoldo non è isolata, ma rappresenta un grido d’allerta su un tema che coinvolge non solo gli enti locali, ma l’intero sistema burocratico italiano.

La gestione della burocrazia locale

Per il sindaco De Pellegrin, la sfida principale è quella di gestire un carico di lavoro che aumenta esponenzialmente, rendendo difficile l’implementazione di politiche efficaci per il bene della comunità. La necessità di inviare cartoline a 1600 cittadini iscritti all’Aire non è solo un compito logistico, ma un chiaro segnale di come la burocrazia possa diventare un ostacolo alla buona amministrazione.

La situazione attuale richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni, non solo per snellire le procedure burocratiche, ma anche per garantire che i diritti dei cittadini siano tutelati senza compromettere la qualità dei servizi offerti. La denuncia di De Pellegrin mette in luce una questione cruciale per il futuro dell’amministrazione locale e della democrazia in Italia, evidenziando l’importanza di un intervento tempestivo e mirato per affrontare le sfide poste dalle nuove dinamiche migratorie e dalle legislazioni in materia di cittadinanza.

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