Burioni lascia i social e si trasferisce su Substack: “Stanco di essere strumentalizzato”

Marianna Ritini

Ottobre 29, 2025

Il virologo Roberto Burioni ha annunciato la sua decisione di abbandonare l’attività divulgativa sui social media, chiudendo un capitolo significativo della sua carriera. Con un messaggio pubblicato su Facebook, il medico ha spiegato le motivazioni di questa scelta, sottolineando che la sua lunga “avventura” nella comunicazione scientifica è iniziata dieci anni fa, mentre si trovava negli Stati Uniti, in particolare a La Jolla, dove insegnava. Burioni ha dedicato la sua carriera alla difesa dei vaccini e della medicina basata sull’evidenza, affrontando sfide e controversie legate alla disinformazione.

Motivazioni della scelta di Burioni

Nel suo lungo post, Burioni ha elencato tre ragioni principali che lo hanno portato a questa decisione. La prima riguarda l’utilizzo gratuito dei suoi contenuti da parte di piattaforme di intelligenza artificiale, un fenomeno emerso negli ultimi anni. Il virologo ha affermato di essere disponibile a condividere le proprie conoscenze per informare il pubblico, ma non intende contribuire all’arricchimento di chi già possiede enormi fortune.

Il secondo motivo è legato alla disparità nella diffusione dei suoi post sui social. Burioni ha notato che alcuni dei suoi contenuti raggiungono un vasto pubblico, mentre altri non ottengono la stessa visibilità. Questo lo ha portato a concludere che i proprietari delle piattaforme seguono un’agenda che non coincide con la sua, rendendo difficile la divulgazione equa delle informazioni.

Infine, il terzo motivo è di natura personale. Burioni ha espresso la sua stanchezza nell’essere oggetto di insulti e minacce, un aspetto che ha pesato sulla sua esperienza come divulgatore. Ha sottolineato che, nonostante il supporto di molti lettori, le offese subite hanno avuto un impatto significativo sulla sua vita e su quella dei suoi cari. Questo ha portato il virologo a decidere di non essere più un “punching ball” per chi lo attacca ingiustamente.

Il trasferimento su Substack

Burioni ha comunicato che la sua attività di divulgazione si sposterà su Substack, una piattaforma che gli permetterà di gestire meglio i contenuti e le interazioni con il pubblico. L’accesso ai suoi articoli sarà a pagamento, una decisione che mira a filtrare gli utenti interessati e a evitare commenti inappropriati. Il virologo ha assicurato che la quota mensile sarà contenuta, stimando un costo inferiore ai due euro.

La pagina Facebook di Burioni diventerà una sorta di vetrina per i suoi nuovi contenuti, con l’intento di informare i lettori su ciò che pubblicherà su Substack. Tuttavia, è consapevole che Facebook potrebbe non promuovere i suoi post con entusiasmo, dato il dirottamento del traffico verso un’altra piattaforma. Burioni ha fissato un periodo di prova di sei mesi per valutare l’interesse del pubblico e ha avvertito che, se non raggiungerà un numero sufficiente di abbonati, potrebbe decidere di chiudere il suo profilo su Substack.

Progetti futuri e comunicazione

Nonostante il cambiamento nella sua attività principale, Burioni ha confermato che continuerà a partecipare a programmi televisivi come “Che Tempo Che Fa” e a scrivere editoriali per “La Repubblica“. Inoltre, il virologo ha in cantiere un nuovo libro, attualmente in fase di scrittura, che sarà pubblicato nei prossimi mesi.

Burioni ha espresso gratitudine verso coloro che lo hanno seguito in questi dieci anni, sottolineando il suo impegno a fornire informazioni accurate e comprensibili in un campo delicato come quello della salute. Ha anche chiarito di non aver ricevuto compensi per la sua attività sui social negli ultimi quattro anni, rifiutando offerte che non si allineavano con i suoi principi di divulgazione scientifica. La sua posizione economica come professore gli consente di proseguire senza dover dipendere da sponsorizzazioni esterne.

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