Trump in Giappone: firmato accordo sulle terre rare, premier lo propone per il Nobel

Lorenzo Di Bari

Ottobre 28, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha concluso il 28 ottobre 2025 un’importante visita a Tokyo, dove è stato accolto con entusiasmo dalla nuova premier giapponese, Sanae Takaichi. La leader, che ha fatto la storia diventando la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro del Giappone, ha elogiato Trump, definendolo “un uomo di pace” e ha espresso l’intenzione di proporlo per il Premio Nobel per la Pace. Durante il suo intervento, Takaichi ha parlato di una “nuova età dell’oro dell’alleanza nippo-americana”, sottolineando il ruolo di Trump nel facilitare i cessate il fuoco tra Cambogia e Thailandia e nella mediazione dell’accordo di pace nella Striscia di Gaza, che ha definito “risultati senza precedenti”.

Accordi strategici tra Stati Uniti e Giappone

Durante l’incontro, i governi di Stati Uniti e Giappone hanno siglato un accordo volto a “rafforzare la sicurezza e la resilienza delle catene di approvvigionamento di minerali critici e terre rare“. Questa iniziativa è una risposta alle recenti restrizioni commerciali imposte dalla Cina, evidenziando l’importanza della cooperazione tra le due nazioni per garantire una fornitura sicura di risorse essenziali. Trump ha elogiato Takaichi, definendola “una delle più grandi prime ministre”, e ha ribadito che “Washington è un alleato del più alto livello”.

Dopo il vertice presso il palazzo di Akasaka, il presidente americano ha incontrato le famiglie dei cittadini giapponesi rapiti dalla Corea del Nord, promettendo che “gli Stati Uniti sono completamente al loro fianco”. La visita di Trump si inserisce in un contesto più ampio di missione diplomatica, mirata a stabilire un’intesa commerciale con la Cina. A Tokyo, oltre a discutere di sicurezza e difesa, Takaichi ha confermato l’intenzione di aumentare la spesa militare al 2% del PIL già a partire da quest’anno.

Messaggi di forza a bordo della portaerei

In un successivo intervento a bordo della portaerei USS George Washington, ancorata a Yokosuka, Trump ha lanciato un messaggio di determinazione e potenza militare. “Non c’è esercito come il nostro, neanche lontanamente”, ha affermato, sottolineando l’eccellenza degli armamenti e delle capacità statunitensi. La folla presente ha applaudito mentre il presidente ha continuato, affermando che “se qualcuno costruisce armi e mezzi, il marinaio americano è pronto a schiacciarli, sommergerli, distruggerli e ridurli in polvere”.

In un momento di ironia, Trump ha accennato al Premio Nobel per la Pace, dichiarando che “tutti dicevano che avrei dovuto ottenere subito il Premio Nobel per la Pace, ma con questa frase esco dalla corsa”. La sua visita in Giappone rappresenta un passo significativo nel rafforzamento delle relazioni bilaterali e nella strategia americana in Asia, mentre si prepara a proseguire verso la Corea del Sud per incontrare il presidente cinese Xi Jinping.

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