Salute, Limongelli (Regione Campania): “L’amiloidosi cardiaca è una patologia più comune di quanto si pensi”

Marianna Ritini

Ottobre 28, 2025

Il 28 ottobre 2025, il direttore del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania, Giuseppe Limongelli, ha partecipato a un incontro stampa intitolato “A tutto cuore: amiloidosi cardiaca, il falso mito di una malattia rara”. Questo evento è stato organizzato da Bayer Italia in occasione del mese dedicato all’amiloidosi, una condizione clinica che, sebbene considerata rara, presenta una complessità diagnostica notevole a causa dei sintomi che possono sovrapporsi ad altre patologie.

La complessità dell’amiloidosi cardiaca

Limongelli ha sottolineato come l’amiloidosi cardiaca non sia così rara come si pensava in passato. Questa malattia è caratterizzata dall’accumulo di proteine mal ripiegate nei tessuti, portando a un deterioramento della funzione degli organi. Le principali proteine coinvolte sono la transtiretina, sia per motivi genetici che non, e le immunoglobuline legate a malattie ematologiche. L’accumulo di queste proteine può iniziare a compromettere il funzionamento degli organi, generando sintomi che possono essere subdoli e progressivi.

La difficoltà nella diagnosi si presenta quando i sintomi, come lo scompenso cardiaco, l’ipertrofia ventricolare sinistra e altre problematiche come il tunnel carpale bilaterale, si manifestano in modo non specifico. Limongelli ha spiegato che nel 15% dei casi di scompenso cardiaco può nascondersi una forma di amiloidosi. La ricostruzione diagnostica di questa patologia è paragonabile a un puzzle, dove i medici devono collegare vari sintomi per giungere a una diagnosi corretta. La formazione e l’aggiornamento dei professionisti della salute sono quindi cruciali.

L’importanza del sospetto diagnostico

Limongelli ha enfatizzato che il sospetto diagnostico è fondamentale nel percorso clinico, spesso più della diagnosi e della terapia stessa. I medici devono essere in grado di riconoscere i segnali di allerta di questa malattia, che può presentarsi in modo subdolo ma accelerare rapidamente verso forme più gravi. La formazione continua e la sensibilizzazione sono essenziali per migliorare la capacità di identificare i campanelli d’allarme.

In Regione Campania, il Centro Malattie Rare ha avviato una campagna di sensibilizzazione per informare i professionisti sui segnali di allerta dell’amiloidosi. Limongelli ha indicato che, qualora sorga un sospetto di malattia rara, è fondamentale che i medici di medicina generale, i pediatri e gli specialisti informino i centri di coordinamento malattie rare regionali. Questi centri possono avviare il percorso diagnostico e terapeutico adeguato. In caso di sospetti specifici, esistono reti di centri di riferimento, alcuni dei quali sono riconosciuti a livello europeo, in grado di accompagnare il paziente dalla fase di sospetto fino alla diagnosi e alla terapia.

L’attenzione su questi aspetti è cruciale, poiché una diagnosi precoce può migliorare significativamente le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti affetti da amiloidosi cardiaca.

×