Il 28 ottobre 2025, a Padova, si è concluso il 55° Congresso della Società Italiana di Neurologia, un evento di grande rilevanza per il settore, dove si è discusso dell’importanza della salute cerebrale e della prevenzione delle malattie neurologiche. Maurizio Corbetta, presidente del congresso, ha sottolineato come la prevenzione possa contribuire a ridurre il carico di malattie come l’ictus e le demenze, evidenziando la necessità di curare i fattori di rischio associati.
Il focus sulla salute cerebrale
Durante il congresso, Corbetta ha messo in evidenza che il tema centrale è stato quello di mediare l’idea di Brain Health e prevenzione, con l’obiettivo di affrontare le malattie neurologiche in modo più efficace. “Le malattie come l’ictus e le demenze possono essere influenzate significativamente dall’incidenza, intervenendo sui fattori di prevenzione“, ha dichiarato. Questo approccio non solo mira a sensibilizzare il pubblico, ma anche a promuovere strategie concrete per migliorare la salute neurologica della popolazione.
Nuovi farmaci biologici in arrivo
Un altro argomento di rilevanza trattato durante il congresso è stato quello dei nuovi farmaci biologici. Corbetta ha spiegato che attualmente sono in fase di approvazione due molecole per il trattamento dell’Alzheimer da parte dell’Ema, l’Agenzia Europea per i Medicinali, e si attende l’approvazione da parte dell’Aifa. Inoltre, sono stati presentati progressi significativi nello sviluppo di farmaci per malattie rare e neuromuscolari, come la miastenia e le atassie ereditarie. “Abbiamo a disposizione un parterre di nuovi farmaci biologici che stiamo testando e cominciando ad utilizzare”, ha aggiunto Corbetta, evidenziando l’innovazione nel campo della neurologia.
Diagnosi precoce e screening
Corbetta ha anche discusso l’importanza della diagnosi precoce, sottolineando che si stanno sviluppando metodi innovativi come la Pet, che permette di tracciare marcatori e proteine anomale nel cervello di pazienti affetti da Alzheimer. “Esistono due filoni di diagnosi precoce: uno basato sul neuroimaging e l’altro sui biomarcatori“, ha spiegato. La diagnosi precoce è cruciale, poiché molte malattie degenerative iniziano a manifestarsi anni prima dei sintomi clinici. Il neurologo ha proposto di avviare campagne di screening a partire dai 50 anni per identificare i soggetti a rischio e correggere i fattori di rischio, incluso quelli legati agli stili di vita.
Strategie per una corretta prevenzione
Corbetta ha fornito indicazioni su come adottare una corretta prevenzione. Ha suggerito che, con l’avanzare dell’età , è importante ridurre l’apporto calorico, poiché l’accumulo di scorie può causare infiammazione nel corpo e nel cervello. L’esercizio fisico è un altro aspetto fondamentale: non è sufficiente una semplice camminata, ma è necessario praticare attività aerobica. Infine, ha evidenziato l’importanza di mantenere il cervello attivo attraverso l’apprendimento di nuove competenze e di coltivare relazioni sociali, poiché la socialità è una delle migliori forme di prevenzione contro il decadimento cognitivo e l’invecchiamento.
