Ucraina e Russia: “Il vertice di Budapest è influenzato dagli Stati Uniti”. Mosca sperimenta il supermissile nucleare

Marianna Ritini

Ottobre 27, 2025

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che non è opportuno rimandare a lungo l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump. Le dichiarazioni sono state rilasciate il 27 ottobre 2025, in un contesto di crescente tensione tra Mosca e Washington.

La questione dell’incontro a Budapest

Durante un’intervista con il canale ungherese Ultrahang, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha indicato che la possibilità di un incontro tra Putin e Trump a Budapest dipende esclusivamente dagli Stati Uniti. Lavrov ha evidenziato come la questione territoriale in Ucraina sia stata discussa in vari formati e che Putin l’abbia sollevata durante il suo colloquio con Trump. Riguardo al recente incontro con il segretario di Stato americano, Marco Rubio, Lavrov ha dichiarato che è andato così bene da non rendere necessaria una riunione di persona.

Peskov chiarisce la situazione del vertice

Dmitry Peskov ha precisato che non è corretto affermare che il vertice tra Trump e Putin sia stato annullato, poiché non era stata ancora fissata una data ufficiale. Durante un’intervista, Peskov ha sottolineato come Russia e Stati Uniti abbiano compreso l’importanza di non posticipare ulteriormente questo incontro. Ha aggiunto che non esisteva un accordo chiaro riguardo a date specifiche, quindi sarebbe errato considerare il vertice come annullato. Peskov ha anche menzionato che non tutti i soggetti coinvolti sono favorevoli a questo incontro.

Le affermazioni di Zelensky

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha risposto alle notizie riguardanti l’accerchiamento di 5.000 soldati ucraini a Kupyansk e Pokrovsk, definendole “una menzogna totale”. Zelensky ha accusato Putin di voler convincere Trump che sta prevalendo nel conflitto, insinuando che le informazioni diffuse siano destinate a influenzare l’opinione pubblica americana.

Il test del supermissile nucleare da parte di Mosca

Nel frattempo, Putin ha annunciato il successo del test del nuovo missile da crociera a propulsione nucleare, il Burevestnik, descritto come un’arma “unica” con una gittata di 14.000 chilometri. Il presidente russo ha ordinato la preparazione delle infrastrutture necessarie per l’entrata in servizio operativo di questo missile nelle forze armate russe. Peskov ha affermato che l’Ucraina non ha la capacità di produrre missili in grado di colpire profondamente il territorio russo senza l’importazione di componenti dall’Europa, specificando che tali componenti potrebbero provenire da diversi Paesi.

Le nuove sanzioni statunitensi

Peskov ha anche commentato le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti, definendole un ostacolo al ripristino dei rapporti tra i due Paesi, ma ha sottolineato che non devono rappresentare un motivo per abbandonare gli sforzi di miglioramento delle relazioni. Ha affermato che, nonostante le difficoltà, la Russia deve continuare a perseguire i propri interessi e a costruire buone relazioni con tutti i Paesi, inclusi gli Stati Uniti.

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