È scomparso Bjorn Andresen, il ‘ragazzo più bello del mondo’ di Visconti

Lorenzo Di Bari

Ottobre 27, 2025

Era il 27 ottobre 2025 quando è giunta la triste notizia della scomparsa di Björn Andrésen, l’attore e musicista svedese noto per il suo ruolo iconico di Tadzio nel film ‘Morte a Venezia’, capolavoro diretto da Luchino Visconti nel 1971. La notizia è stata confermata dal regista Kristian Petri attraverso il quotidiano svedese ‘Dagens Nyheter’. All’età di 70 anni, le cause del decesso non sono state rese pubbliche, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama culturale.

La carriera di Björn Andrésen

Nato a Stoccolma il 26 gennaio 1955, Björn Andrésen ha conquistato il cuore del pubblico con la sua interpretazione del giovane polacco Tadzio, un personaggio che ha segnato la sua vita, tanto da essere definito da Visconti “il ragazzo più bello del mondo”. Questo appellativo, sebbene inizialmente fosse una lode, si è trasformato in un peso difficile da portare. A soli 15 anni, Andrésen si trovò catapultato in un mondo di fama e successo, ma anche di pressioni e aspettative.

Nel corso degli anni, l’attore ha raccontato come l’esperienza sul set fosse stata traumatica. In un’intervista del 2003 con ‘The Guardian’, ha descritto la sensazione di sentirsi come un “animale esotico in gabbia”. Le sue parole rivelano un profondo disagio nei confronti della fama e dell’industria cinematografica, che lo ha esposto a un mondo adulto e spietato troppo presto. Ha anche espresso il desiderio di distaccarsi dall’immagine di bellezza che gli era stata affibbiata, evitando ruoli che potessero rinforzare tale stereotipo.

Vita personale e successi artistici

La vita privata di Björn Andrésen è stata segnata da eventi tragici. La morte del padre in un incidente durante l’infanzia e il suicidio della madre quando aveva solo dieci anni hanno lasciato cicatrici profonde. Inoltre, ha vissuto la perdita del figlio Elvin, deceduto a soli nove mesi per morte improvvisa. Questi eventi hanno influenzato non solo la sua vita personale, ma anche la sua carriera artistica.

Dopo il successo di ‘Morte a Venezia’, Andrésen ha cercato di reinventarsi nel mondo della musica, diventando pianista e compositore. Ha raggiunto una certa notorietà in Giappone, dove ha inciso dischi e ha suonato con la band Sven Erics. Si narra che l’autrice di manga Riyoko Ikeda si sia ispirata al suo aspetto per creare il personaggio di Lady Oscar, evidenziando l’impatto duraturo che la sua immagine ha avuto sulla cultura popolare.

Nel 2021, il documentario ‘Il ragazzo più bello del mondo’, diretto da Kristian Petri e Kristina Lindström, ha riportato Andrésen alla ribalta, raccontando la sua storia di resilienza e dolore. Il film, premiato al Sundance Film Festival, ha offerto uno sguardo profondo sulla vita di un uomo che ha dovuto affrontare le conseguenze di un’immagine pubblica che non aveva scelto. Nel 2022, il documentario ha vinto il premio come Miglior documentario televisivo europeo al festival Prix Europa.

Björn Andrésen lascia dietro di sé una figlia, Robine, nata dal matrimonio con la poetessa Susanna Roman. La sua vita e carriera rimarranno un capitolo importante nella storia del cinema e della musica, un esempio di come il successo possa essere accompagnato da sfide personali e professionali.

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