Massimo Barra, medico fondatore di Villa Maraini, ha condiviso con l’Adnkronos una realtà preoccupante riguardante la situazione della tossicodipendenza a Roma. Secondo le sue dichiarazioni, l’istituzione assiste quotidianamente circa 700 persone, un dato che evidenzia l’ampiezza del fenomeno nella capitale italiana.
La diffusione della tossicodipendenza a roma
Il 27 ottobre 2025, Barra ha messo in luce come la tossicodipendenza continui a rappresentare un problema persistente e in crescita, nonostante gli sforzi per affrontarlo. “Non abbiamo notato una diminuzione nei casi nell’ultimo anno”, ha affermato. La percezione del medico è che Roma sia “impregnata di droga”, con un accesso facile per chiunque desideri farne uso. Le aree più colpite, come Tor Bella Monaca, il V Municipio e il Pigneto, sono spesso al centro dell’attenzione, ma Barra sottolinea che anche i quartieri più agiati, come i Parioli, non sono esenti dal problema. “Chi abita in queste zone trova la droga sotto casa”, ha aggiunto, evidenziando la diffusione capillare del fenomeno.
Il cambiamento nel mercato della droga
Barra ha anche evidenziato un’evoluzione nel modo in cui la droga viene distribuita. “Ciò che è cambiato è lo sviluppo del mercato informatico”, ha spiegato. La facilità di accesso alle sostanze attraverso le piattaforme online ha rivoluzionato il panorama dello spaccio. Il modello “take home” consente ai clienti di contattare i pusher e ricevere la droga direttamente a casa, un cambiamento che ha reso il mercato della droga ancora più accessibile.
Il medico ha anche parlato delle nuove sostanze che stanno emergendo. “Il crack è diventato più comune, mentre prima c’era solo la cocaina. Si tratta di una forma più degradata”, ha commentato. Sebbene ci sia preoccupazione per la diffusione del fentanyl, Barra ha chiarito che attualmente non è presente a Roma. Tuttavia, ha avvertito che eventi simili a quelli che si sono verificati negli Stati Uniti potrebbero arrivare anche in Italia.
Le giovani generazioni e l’abuso di sostanze
Un altro punto sollevato da Barra riguarda le giovani generazioni, che spesso vengono associate all’uso di sostanze stupefacenti. Contrariamente a quanto si possa pensare, il medico ha affermato che “i ragazzi giovani abusano principalmente di alcol“. Sebbene sia legale, l’alcol è una droga a tutti gli effetti e presenta rischi significativi per la salute. Barra ha espresso scetticismo riguardo all’efficacia della prevenzione, sostenendo che il continuo parlare di droga possa in realtà facilitare la sua diffusione.
La necessità di un approccio terapeutico
Secondo Barra, la soluzione risiede nella cura dei tossicodipendenti. “Bisogna lavorare sul benessere delle persone affinché possano guarire”, ha affermato. Tuttavia, ha espresso delusione nei confronti delle strutture pubbliche, che considera inadeguate e ostacolate dalla burocrazia. Ha raccontato di un giovane che, dopo aver frequentato un servizio di dipendenza, ha ricevuto un appuntamento per gennaio, sollevando interrogativi su cosa possa fare nel frattempo. Barra ha concluso sottolineando l’inefficienza del sistema e la rapidità con cui nuove sostanze vengono create, complicando ulteriormente la situazione.
