Al Terzo Summit della Ristorazione Collettiva, tenutosi il 27 ottobre 2025 a Reggio Emilia, il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, ha sottolineato l’importanza fondamentale della ristorazione collettiva. L’evento, organizzato da Cirfood, ha messo in evidenza il ruolo cruciale che questo settore riveste nel garantire equità sociale, specialmente in un periodo storico caratterizzato da difficoltà economiche per molte famiglie.
Il ruolo della ristorazione collettiva
Ettore Prandini ha affermato che la ristorazione collettiva non è solo un servizio, ma un vero e proprio presidio di equità sociale. Secondo il presidente di Coldiretti, milioni di persone si trovano in situazioni di vulnerabilità economica e hanno diritto a pasti sani e di qualità, sia nelle mense scolastiche che in quelle ospedaliere. La ristorazione collettiva, quindi, non può essere considerata un semplice aspetto logistico, ma deve essere riconosciuta come un elemento essenziale per il benessere delle comunità.
Prandini ha evidenziato che investire nella qualità del cibo è un passo fondamentale per garantire la salute dei cittadini e, nel lungo termine, può contribuire a ridurre i costi della spesa sanitaria. Ha sottolineato come una buona alimentazione rappresenti una leva importante per il welfare e la prevenzione, richiedendo una visione lungimirante e una collaborazione attiva tra istituzioni, aziende e il settore agricolo.
Collaborazione e qualità del cibo
Durante il suo intervento, Prandini ha ribadito l’importanza di un approccio collaborativo per valorizzare il cibo italiano e il suo legame intrinseco con la salute pubblica. Ha esortato le diverse parti coinvolte a lavorare insieme per creare un sistema alimentare che non solo soddisfi le esigenze nutrizionali, ma che promuova anche il benessere collettivo.
Il summit ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra i vari attori del settore, con l’obiettivo di costruire un futuro in cui la ristorazione collettiva possa essere un motore di cambiamento sociale e sanitario. La qualità del cibo, secondo Prandini, deve diventare una priorità condivisa, affinché tutti possano accedere a un’alimentazione sana e sostenibile.
Concludendo il suo intervento, Prandini ha invitato a riflettere su come la ristorazione collettiva possa evolversi per rispondere alle sfide contemporanee, rendendo il cibo non solo un diritto, ma anche un elemento di coesione sociale.
