Il 26 ottobre 2025, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha richiamato l’attenzione sull’importanza del dialogo e della pace, citando le parole del Papa durante un incontro al Quirinale. Mattarella ha sottolineato la necessità di “disarmare gli animi e le parole” per promuovere un clima di pace in tutto il mondo. Questo appello si inserisce in un contesto internazionale complesso, dove conflitti come quelli in Medio Oriente, Ucraina e Sudan richiedono un impegno costante e collaborativo.
Le parole del Capo dello Stato
Nel suo discorso, Sergio Mattarella ha enfatizzato il bisogno di lavorare incessantemente per ristabilire la pace in ogni angolo del pianeta. “La pace va cercata, coltivata e osata”, ha affermato, richiamando l’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio che quest’anno ha scelto come tema “Osare per la pace”. Queste parole intendono esprimere un forte messaggio di speranza e di impegno, invitando tutti a contribuire attivamente alla costruzione di relazioni pacifiche tra le nazioni.
Il Capo dello Stato ha anche richiamato l’attenzione sui recenti sviluppi in Medio Oriente, in particolare le notizie provenienti da Gaza dopo gli accordi di Sharm el Sheikh. Mattarella ha evidenziato come i primi passi verso un’intesa tra le parti in conflitto, accompagnati dal rilascio di ostaggi, dimostrino che i processi di pace richiedono perseveranza, pazienza e un lavoro di mediazione costante. Le istituzioni e le diplomazie, insieme a comunità religiose e facilitatori di pace, svolgono un ruolo fondamentale in questo contesto, spesso lontano dai riflettori.
Un invito alla responsabilità collettiva
Mattarella ha condiviso la necessità di un cambiamento collettivo, facendo riferimento alle parole del rabbino capo Goldschmidt, secondo cui è essenziale cercare insieme la pace. Il Capo dello Stato ha sottolineato che oggi, più che mai, il coraggio di perseguire la pace ha un valore inestimabile. Questo richiamo si rivolge a tutti, affinché si uniscano nel dialogo e nella costruzione di relazioni basate sulla comprensione reciproca.
Inoltre, ha citato il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb, il quale ha enfatizzato l’importanza di elevare lo stendardo della pace piuttosto che quello della vittoria. “Alla forza della prepotenza, va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace”, ha affermato Mattarella, evidenziando la necessità di un approccio pacifico e dialogico per affrontare le sfide globali attuali.
L’appello del Capo dello Stato non è solo un invito alla riflessione, ma rappresenta anche un impegno concreto verso la costruzione di un futuro più pacifico e giusto, in cui ogni individuo possa contribuire al bene comune e alla promozione di valori universali di giustizia e equità.
