Gaza: Hamas avvia ricerche di corpi in diverse zone della Striscia

Franco Fogli

Ottobre 26, 2025

Nella mattina del 26 ottobre 2025, le operazioni di recupero a Gaza hanno visto un nuovo sviluppo significativo. Khalil al-Hayya, un importante esponente di Hamas, ha annunciato che oggi ci sarà un ingresso in nuove aree della Striscia per cercare i corpi degli ostaggi israeliani ancora trattenuti. Questa notizia è stata confermata in un’intervista rilasciata ad Al Jazeera, dove al-Hayya ha sottolineato l’importanza di queste operazioni.

Nella notte precedente, forze egiziane e mezzi pesanti sono stati inviati a Gaza per supportare le operazioni di recupero, collaborando con le autorità locali. Questo intervento rappresenta un passo cruciale nel tentativo di riportare a casa i corpi degli ostaggi, una questione che ha suscitato preoccupazione e attenzione a livello internazionale.

Operazioni di recupero a Gaza

Le operazioni di recupero avviate oggi sono state pianificate con attenzione, considerando la complessità della situazione sul campo. Le autorità egiziane, insieme a Hamas, hanno coordinato l’ingresso in nuove zone della Striscia, dove si presume possano trovarsi i corpi degli ostaggi israeliani. Khalil al-Hayya ha dichiarato che l’obiettivo principale è quello di garantire un recupero sicuro e dignitoso, sottolineando l’urgenza di queste operazioni.

In aggiunta, al-Hayya ha comunicato che Hamas è pronta a trasferire “tutto il controllo amministrativo della Striscia di Gaza al comitato temporaneo, compresa la sicurezza”. Questo annuncio segna un passo verso una potenziale ristrutturazione della governance nella regione, anche se il comitato composto da palestinesi indipendenti e senza affiliazione politica non è ancora stato formalmente istituito.

Dichiarazioni di Netanyahu sulla sicurezza

Parallelamente, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato dichiarazioni riguardo alle forze internazionali coinvolte nella situazione. In un intervento pubblico, ha affermato che Israele ha il diritto di decidere quali forze siano accettabili nel contesto delle operazioni di sicurezza. Netanyahu ha respinto le critiche sui presunti rapporti tra Stati Uniti e Israele, sottolineando che la politica di sicurezza di Israele è una questione interna e che il paese non cerca l’approvazione di nessuno per le proprie azioni.

Il premier ha inoltre evidenziato la determinazione di Israele a neutralizzare le minacce, affermando che non tollererà attacchi contro il suo territorio. Le sue parole riflettono una posizione ferma e una volontà di agire in modo autonomo, in un contesto di crescente tensione e incertezze geopolitiche.

Reazioni internazionali e il futuro della Striscia di Gaza

La situazione a Gaza continua a destare preoccupazione a livello internazionale. Organizzazioni e governi monitorano da vicino gli sviluppi, in particolare le operazioni di recupero degli ostaggi e le dinamiche politiche interne. La proposta di Hamas di trasferire il controllo amministrativo a un comitato temporaneo potrebbe rappresentare un’opportunità per una nuova fase di governance, ma la sua realizzazione dipenderà dalla volontà dei vari attori coinvolti.

Le dichiarazioni di Netanyahu, da un lato, e le operazioni di recupero dall’altro, delineano un quadro complesso e in continua evoluzione. Le prossime ore e giorni saranno cruciali per comprendere come si svilupperà la situazione e quali saranno le implicazioni per gli abitanti della Striscia di Gaza e per la sicurezza regionale.

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