La procura di Roma ha avviato un importante procedimento giuridico nei confronti di Maria Rosaria Boccia, con l’udienza preliminare fissata per il 9 febbraio 2025. L’inchiesta è scaturita da un esposto presentato dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Dettagli dell’inchiesta
L’azione legale contro Boccia è stata avviata dalla procura di Roma, che lo scorso settembre ha richiesto il rinvio a giudizio. L’inchiesta, sotto la direzione del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e delle pubbliche ministero Giulia Guccione e Barbara Trotta, ha portato all’emergere di gravi accuse. I reati contestati includono stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e false dichiarazioni nel curriculum riguardanti l’organizzazione di eventi.
Le fasi dell’indagine
Un anno fa, il 2024, i carabinieri del nucleo investigativo hanno effettuato una perquisizione nei confronti di Boccia, durante la quale è stato sequestrato materiale informatico, inclusi i suoi telefoni. Successivamente, a marzo, Boccia è stata interrogata dai magistrati responsabili del fascicolo presso il Palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio. Le indagini si sono concluse lo scorso luglio, portando a una fase decisiva del procedimento.
Le parti offese nel procedimento
Nel contesto dell’inchiesta, risultano parti offese Gennaro Sangiuliano, la moglie di quest’ultimo e Francesco Gilioli, ex capo di gabinetto del Ministero della Cultura. La complessità del caso, unita alla rilevanza delle accuse, ha reso l’udienza del 9 febbraio 2025 un evento di grande interesse per l’opinione pubblica e per il mondo politico.
