Sigfrido Ranucci, noto giornalista e conduttore di “Report”, ha rilasciato dichiarazioni significative durante l’assemblea dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) il 25 ottobre 2025. Ranucci ha esposto il suo punto di vista riguardo all’abuso delle querele da parte dei politici nei confronti dei giornalisti, sottolineando l’importanza di una riforma che possa garantire una maggiore protezione per la libertà di stampa.
Le affermazioni di Ranucci sulla giustizia
Durante l’incontro, Ranucci ha espresso un forte rispetto per la magistratura, nonostante le oltre 220 denunce ricevute nel corso della sua carriera. Ha evidenziato la necessità di approvare una legge sulle liti temerarie, ritenendo che l’attuale normativa non funzioni adeguatamente. “Non voglio che ritirino le querele nei miei confronti, voglio vincere sul campo, non per assenza di giocatori”, ha affermato il giornalista, evidenziando il suo desiderio di affrontare le sfide legali piuttosto che evitarle.
Ranucci ha poi aggiunto: “Vorrei che se un politico denuncia un giornalista sapendo che quello che il giornalista ha detto è vero, poi paghi. E paghi anche salato, perché ha scomodato la giustizia, ha ingolfato la giustizia e ha fatto un’evidente intimidazione alla libertà di stampa”. Queste parole hanno messo in luce la sua preoccupazione per l’uso strumentale della giustizia da parte dei politici.
Il contesto dell’assemblea e l’intimidazione subita
La presenza di Ranucci all’assemblea dell’ANM è stata significativa anche alla luce dell’attentato subito nei giorni precedenti, quando un’esplosione ha distrutto la sua auto davanti alla sua abitazione. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei giornalisti in Italia e sul clima di intimidazione che può influenzare la libertà di stampa. Ranucci ha dichiarato di essere presente all’assemblea per inviare un messaggio di unità all’ANM, sottolineando l’importanza di superare le divisioni interne e lavorare insieme per il bene della giustizia.
“Secondo me, l’Associazione Nazionale Magistrati deve cominciare a ragionare in maniera meno correntizia: è un vizio politico quello delle correnti e il cittadino deve recuperare fiducia nella magistratura“, ha detto Ranucci, esprimendo la sua opinione sulla necessità di una maggiore coesione tra i magistrati.
Le posizioni di Ranucci sul referendum
Riguardo al referendum sulla separazione delle carriere, Ranucci ha chiarito la sua posizione, dichiarandosi contrario a questa riforma. Ha affermato che nei Paesi in cui esiste la separazione delle carriere, i pubblici ministeri sono spesso soggetti a pressioni politiche. “Noi abbiamo bisogno di poteri divisi che si facciano da contrappeso e solo così si può far funzionare la macchina democratica“, ha concluso il giornalista.
Queste affermazioni di Sigfrido Ranucci, pronunciate in un momento delicato per la libertà di stampa in Italia, pongono l’accento sulla necessità di proteggere i giornalisti e garantire che la giustizia non venga utilizzata come strumento di intimidazione.
