Bollette: maxi addebito per ‘ricostruzione consumi’, ecco come procedere

Lorenzo Di Bari

Ottobre 25, 2025

A rispondere alle domande sui maxi addebiti in bolletta è l’Unione Nazionale Consumatori, che ha fornito chiarimenti in merito alla dicitura ‘ricostruzione consumi’. Questa situazione può verificarsi, ad esempio, dopo la sostituzione del contatore di luce, gas o acqua, oppure a seguito di un controllo, nel caso in cui i consumi non siano stati registrati correttamente per un certo periodo. La questione è stata sollevata il 25 ottobre 2025, e riguarda molti utenti che si sono trovati a fronteggiare bollette inaspettatamente elevate.

Che cos’è la ricostruzione dei consumi

La ricostruzione dei consumi rappresenta un conguaglio che viene effettuato dal fornitore di energia, ovvero l’azienda che emette la bolletta. Questo processo avviene quando i consumi non possono essere registrati in modo corretto, ad esempio a causa di un contatore guasto o di letture assenti. In tali casi, il fornitore stima i consumi in base alle abitudini di utilizzo del cliente. Se un contatore è stato sostituito, possono sorgere differenze tra le letture precedenti e quelle nuove, richiedendo quindi una ricostruzione. È fondamentale che gli utenti comprendano come questo sistema possa influenzare le loro bollette.

Come funziona

Comprendere il funzionamento della ricostruzione dei consumi non è sempre semplice, e gli utenti potrebbero non accorgersi di eventuali errori che potrebbero portare a pagamenti superiori rispetto al dovuto. Lo Sportello Energia dell’Unione Nazionale Consumatori offre assistenza per verificare la correttezza degli addebiti presenti in bolletta e, se necessario, per contestarli. Attualmente, molti contatori di luce, gas e acqua sono elettronici, ma questo non implica che i consumi vengano sempre registrati in tempo reale. È essenziale che la telelettura, ovvero la trasmissione automatica dei dati al distributore, sia attiva, affinché i consumi siano registrati correttamente.

Non sempre la telelettura funziona come dovrebbe, quindi è consigliabile controllare la bolletta per verificare se i consumi sono effettivi o stimati, e confrontarli periodicamente con i dati riportati sul contatore. In caso di guasto o sostituzione, i consumi vengono ricostruiti sulla base delle abitudini di consumo dell’utente o dei dati storici disponibili. La trasparenza è fondamentale: in bolletta devono essere indicati chiaramente i consumi ricostruiti e il periodo di riferimento. Nel settore idrico, se il contatore dell’acqua non funziona, i consumi vengono stimati dal gestore secondo criteri stabiliti nella Carta dei Servizi e nel regolamento di fornitura.

La normativa

La normativa vigente stabilisce che la ricostruzione dei consumi deve avvenire seguendo criteri chiari e verificabili. Questo implica che il fornitore di energia, o il gestore nel caso del servizio idrico, ha l’obbligo di fornire al consumatore spiegazioni dettagliate su come sono stati calcolati i consumi, consentendo un confronto con le abitudini di consumo del cliente. Inoltre, esiste un limite di prescrizione per la ricostruzione dei consumi: non è possibile richiedere importi per consumi superiori a due anni, salvo in situazioni di responsabilità del consumatore, come nel caso in cui abbia impedito la rilevazione delle letture.

Come procedere

Gli utenti hanno sempre la possibilità di contestare un maxi addebito quando ricevono una bolletta anomala per ricostruzione consumi. È consigliabile richiedere chiarimenti scritti all’azienda, utilizzando i canali indicati nella bolletta, come email, PEC o raccomandata. È importante richiedere anche una copia della documentazione utilizzata per calcolare i consumi e verificare se ci sono addebiti per periodi già prescritti. Gestire una ricostruzione dei consumi può risultare complesso, poiché ci sono regole, calcoli e scadenze che non tutti conoscono, rendendo fondamentale l’assistenza di esperti del settore.

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